Economia e Fisco

Stipendio docenti gennaio 2025: brutta sorpresa, mancano fino a 129 euro ma si possono chiedere gli arretrati

Tra indennità di vacanza contrattuale e prossimo rinnovo del contratto scuola, gli stipendi del personale scolastico fanno registrare dei leggeri miglioramenti, ancora insufficienti però per poter definire soddisfacente l’intervento del Governo. Stipendi che sono destinati ad aumentare ancora, in maniera indiretta, in virtù del taglio del cuneo fiscale inserito in Legge di Bilancio ma non ancora operativo a gennaio.

Quanto manca in busta paga

L’obiettivo vero però è rappresentato dal prossimo rinnovo contrattuale, che nelle intenzioni di ministero e sindacati dovrà essere definito nelle prossime settimane, anche se un accordo definitivo sembra ancora abbastanza lontano. Nel frattempo gennaio ha fatto registrare un leggero incremento di stipendio, non quello però che avrebbe dovuto essere, almeno secondo i sindacati.

Secondo Anief, in particolare, la cifra riscontrata nel cedolino è inferiore rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. Questo consente al personale scolastico, docenti e ata, di chiedere il rimborso mediante ricorso.

L’indennità non è stata uguale per tutti, dipende dal profilo professionale e dall’anzianità. I collaboratori scolastici con meno di 8 anni di servizio hanno percepito un aumento lordo di 45,82 euro, i docenti delle scuole superiori con 35 anni di servizio hanno invece ottenuto un incremento massimo di 99,09 euro lordi.

Gli arretrati

Aumenti non sufficienti, dal momento che secondo la legge l’IVC dovrebbe essere equivalente alla metà del tasso di inflazione, quindi l’8,15%. Questo significa che manca il 4,36%, equivalente a una cifra compresa tra 59,53 euro e 128,96 euro a lavoratore.

Ci sono poi anche gli arretrati da corrispondere, che vanno da 3.000 a 4.000 euro per lavoratore, diretta conseguenza del ritardo nel rinnovo contrattuale. Da aprile 2025, l’IVC sarà introdotta anche per il triennio 2025-2027.