Scuola

Sostegno scuola: Valditara conferma svolta sul precariato, specializzazione per 85mila docenti e assunzione in ruolo dopo avere portato tutti i posti in deroga nell’organico di diritto

I prossimi mesi potrebbero portare significative novità nel mondo del sostegno se l’annuncio del ministro Valditara troverà conferma e attuazione così come è stato proposto. Il mondo del sostegno sta vivendo un momento di profonda rivoluzione grazie alle nuove normative che propongono le specializzazioni con i Corsi Indire per i docenti con tre anni di servizio e la conferma del docente di sostegno su richiesta delle famiglie.

Il doppio canale di specializzazione

In particolare la questione del doppio canale di specializzazione da affiancare al Tfa rappresenta una grossa opportunità che lascia perplessi coloro i quali si sono specializzati con il tirocinio formativo attivo e ora si sentono penalizzati.

Ma che entusiasma i sindacati, soprattutto se dovesse consentire di specializzare, nel corso del 2025, 85.000 docenti precari senza specializzazione. I corsi sono rivolti a chi ha almeno tre anni di attività sul sostegno alle spalle. Indirettamente questo consentirà di risolvere il problema del precariato, perché consentirà di sbloccare la trasformazione dei posti in organico di fatto in posti in organico di diritto. Con un buon numero di specializzazioni, invece, questo sarà possibile.

Il doppio canale di reclutamento

L’eliminazione dei posti in organico di fatto per procedere progressivamente con le assunzioni su tutti i posti liberi da insegnante titolare è una battaglia che i sindacati portano avanti da tempo e che adesso potrebbe essere finalmente vicina a una risoluzione.

In questo modo si riuscirebbe a collocare tutti i posti liberi in organico di diritto, ma i sindacati sperano che ciò possa valere anche per le classi di concorso. Se questa procedura facesse da apripista al doppio canale di reclutamento del personale docente, si riuscirebbe ad arrivare finalmente ad un numero corretto di assunzioni a tempo indeterminato e alla fine della supplentite.

Se davvero il ministero manterrà l’impegno di procedere con la progressiva trasformazione in organico di diritto dei posti in deroga si potrà dire che la riforma sul sostegno avrà finalmente avuto un esito positivo.