Algoritmo gps 2024 come funziona: chi ottiene scuola con più plessi non può avere certezza di dove lavorerà, ma ci sono sanzioni in caso di rifiuto
Conclusa la fase di presentazione delle domande per le max 150 preferenze, si resta in attesa dell’avvio della procedura gestita dall’algoritmo. In questo senso le scelte fatte dai docenti saranno decisive per le sorti delle assegnazioni, nel bene e nel male. Chi ha fatto una scelta relativa ai plessi scolastici in caso di supplenza è soggetto a un regolamento particolare. E’ bene in questo senso capire le conseguenze in caso di rifiuto o abbandono dell’incarico. Approfondisce oggi la questione Orizzonte Scuola. Ecco i punti principali:
Assegnazione ai plessi scolastici: Quando un docente ottiene una supplenza in un istituto con più plessi, il dirigente scolastico ha il potere di assegnarlo a uno di essi, anche se situato in un comune diverso da quello desiderato dal docente. Questo è dovuto all’introduzione dell’organico dell’autonomia, che unifica la gestione del personale per tutti i plessi di un istituto, indipendentemente dalla loro ubicazione. L’unificazione dell’organico garantisce una gestione più flessibile delle risorse umane. Il docente può essere assegnato a un plesso in un comune non preferito, limitando la possibilità di scegliere dove lavorare.
Criteri di assegnazione: L’assegnazione ai plessi da parte del dirigente scolastico deve tenere conto dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e dalle proposte del Collegio docenti, oltre alla continuità didattica e al punteggio nella graduatoria interna. Tuttavia, questi criteri si applicano principalmente al personale di ruolo, lasciando i supplenti con meno garanzie in termini di assegnazione. La priorità data alla continuità didattica e al punteggio in graduatoria aiuta a mantenere una certa stabilità per gli studenti. I supplenti, non essendo inclusi nella graduatoria interna, possono subire decisioni meno favorevoli.
Conseguenze del rifiuto o abbandono della supplenza: Se un docente rifiuta una supplenza o abbandona l’incarico, le sanzioni previste sono severe. In caso di rifiuto, il docente non potrà ottenere altre supplenze per l’anno scolastico in corso, mentre l’abbandono del servizio comporta l’esclusione dalle supplenze per l’intero biennio di validità delle graduatorie. Questo sistema di sanzioni garantisce che i docenti accettino gli incarichi con serietà e continuità. Le sanzioni sono molto rigide, lasciando poco margine di flessibilità per i docenti che si trovano in situazioni difficili o non previste.
Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti sul mondo della scuola.