Un’interrogazione alla Camera da parte dell’onorevole Caso del Movimento 5 Stelle è stata l’occasione per fornire nuovi elementi in merito alla proroga dei contratti dei collaboratori scolastici legati al PNRR e all’Agenda Sud. I dettagli sono stati forniti dal sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti.

La ricerca di una soluzione

Ricordiamo che i contratti dei collaboratori scolastici legati al PNRR e all’Agenda Sud sono in scadenza il 15 aprile.

Il Governo sta cercando di trovare una soluzione per fornire alle scuole il supporto di personale ATA aggiuntivo per implementare le azioni previste sia dal PNRR che dall’Agenda Sud. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati introdotti vari interventi normativi nel corso del 2023, con l’obiettivo di individuare risorse consistenti, pari a circa 62 milioni di euro per il 2023 e 50 milioni di euro per il 2024.

La proroga dei contratti non può prescindere dalla distinzione tra i collaboratori scolastici e il personale tecnico-amministrativo, con risorse allocate dalla legge di bilancio 2024 per i primi e dal decreto anticipi per i secondi.

I requisiti della circolare

Al momento i compensi per i collaboratori scolastici non rientrano tra le risorse del PNRR. Il motivo è che le loro mansioni non rispettano i requisiti stabiliti dalla circolare n. 4 del 2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Pertanto, il finanziamento per il loro impiego è stato possibile grazie agli stanziamenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Per quanto riguarda gli assistenti amministrativi e tecnici, incaricati di attuare i progetti del PNRR, è stato ottenuto che i loro compensi siano coperti fino al 10% delle spese di gestione del PNRR stesso. Questo permetterà di impiegare tale personale, entro il limite di spesa, potenzialmente fino al 2026.

La liquidazione dei compensi

Il decreto-legge PNRR 4 ha semplificato le procedure di liquidazione dei compensi, che saranno erogati direttamente tramite il sistema NoiPA, facilitando anche la gestione delle graduatorie di istituto in caso di rinuncia all’incarico.

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