Economia & Fisco

Aumento stipendio docenti anche per precari: 60 euro mensili e 200 euro di arretrati, dovevano essere pagati mensilmente ma è tutto fermo

Un passo avanti e due indietro. Nei confronti degli insegnanti precari il ministero continua a non riconoscere tutti i diritti del caso, dimostrando di fare fatica ad equipararli dal punto di vista giuridico ai colleghi di ruolo. Cosa inaccettabile per i diretti interessati e per i sindacati, perchè quando di parla di diritti negati, non ci si può voltare dall’altra parte.

Aumenti negati

L’ultimo episodio di discriminazione si riferisce agli aumenti negati. Marcello Pacifico (Anief): “Non sono insegnanti di serie B, pronte le diffide”.

L’ultimo oggetto del contendere tra sindacati e ministero riguarda il trattamento riservato ai precari. Pietra dello scandalo gli aumenti che per i docenti di ruolo sono stati assegnati come una tantum a dicembre scorso per tutto il 2024. Aumenti che ai precari dovevano essere erogati mensilmente, ma per il momento di questa intenzione del ministero non c’è alcuna prova pratica.

La diffida

Per porre rimedio alla questione, Anief sta predisponendo un modello di diffida apposito.

“È una beffa, si tratta di 60 euro mensili che i precari continuano a non percepire, parliamo dunque di circa 200 euro di arretrati. È l’ennesimo diritto negato, come per la carta docenti, gli scatti di anzianità, il salario accessorio, le ferie, il risarcimento per l’abuso dei contratti a termine, la ricostruzione carriera che raffredda gli anni di preruolo. È indispensabile conoscere la normativa europea: sono lavoratori come gli altri, non sono di serie B”, ha detto il sindacalista autonomo.

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