Gli aumenti degli stipendi per docenti e ata avverranno anche indirettamente per merito dei tagli alle aliquote Irpef che il Consiglio dei Ministri ha varato mediante la recente approvazione di due decreti legislativi. Si tratta del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche. Nel provvedimento sono inserite anche altre misure inerenti le imposte sui redditi. La revisione dell’IRPEF contempla una progressiva riduzione dell’imposta che comporterà un aumento degli stipendi nei prossimi mesi, anche per il personale scolastico.

Le modifiche dal prossimo anno

Per beneficiare di queste modifiche bisognerà però aspettare il prossimo anno, considerato che solo a partire dal 2024 entrerà in vigore il nuovo sistema basato su tre aliquote e scaglioni. Il cambiamento principale deriverà dall’accorpamento della prima e della seconda fascia di reddito che farà riferimento all’aliquota del 23 per cento.

A beneficiare di questa nuova aliquota, secondo le stime e le proiezioni fatte, saranno in particolar modo i redditi fino a 28.000 euro.

Dal 2024 il primo scaglione sarà quello più elevato. Le aliquote previste, che verranno applicate in base alle diverse fasce di reddito, saranno solo tre: 23% per i redditi fino a 28.000 euro; 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro e 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.

Di quanto aumenteranno gli stipendi?

Ma dal punto di vista pratico, come cambieranno gli stipendi dei docenti e del personale Ata in virtù dell’applicazione di queste nuove aliquote? Le stime parlano di un aumento degli stipendi che potranno arrivare anche fino a 260 euro l’anno, circa 22 euro al mese. Sono incremento che interesseranno la fascia di lavoratori con redditi di 28 mila euro o più. Non ci saranno modifiche per i redditi con 15 mila euro.

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