Economia & Fisco

Indennità vacanza contrattuale 2023 scuola: subito aumenti, il resto poi nel 2025

La buona notizia di questi giorni è rappresentata dall’anticipo sul ricalcolo dell’indennità di vacanza contrattuale di cui beneficeranno a ridosso di Natale docenti e personale Ata. Ma gli aumenti per il personale scolastico non si fermano qui, e anzi la gran parte di essi arriveranno il prossimo anno.

La legge di Bilancio

Questi incrementi sono contenuti all’interno della Legge di Bilancio 2024, che contiene i dettagli per i futuri rinnovi contrattuali del settore pubblico. Il Governo ha messo mano a qualcosa come 8 miliardi di euro, confermato dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.

Una somma ingente cui si attingerà già a partire da quest’anno, anche se in forma minore. Saranno infatti 3 i miliardi impiegati per il 2024 mentre la gran parte di questi foni, 5 miliardi, andranno a finire nel 2025. Grazie a questi stanziamenti, si può iniziare a progettare in maniera più seria il rinnovo contrattuale del personale del settore pubblico per il triennio 2022/2024.

L’indennità di vacanza contrattuale

Il Governo utilizzerà subito 2 miliardi di euro per erogare un anticipo, entro novembre o dicembre, ai dipendenti delle amministrazioni centrali. L’anticipo verrà pagato sulla base del calcolo che si ottiene moltiplicando per 6,7 l’indennità di vacanza contrattuale. Un indennizzo che rappresenta un’anticipo degli aumenti di stipendio che saranno poi ufficializzati con la nuova tornata contrattuale. Gli enti locali avranno anche la possibilità di erogare l’anticipo. Ma dovranno contare su risorse proprie.

Il prossimo anno sarà poi cruciale per quel che riguarda la contrattazione vera e propria sugli aumenti di stipendio. Una buona notizia, cui fa da contraltare l’evidenza dei fatti, che racconta come ci siano a tal proposito risorse abbastanza limitate. Quello che viene erogato per 2024 è un segnale nei confronti dei lavoratori della scuola, che dovranno aspettare i fondi destinati al 2025 per toccare con mano la parte più consistente di questi aumenti.