Cresce l’attesa per la pubblicazione del bando di concorso docenti 2023, quello che è stato definito straordinario ma solo per la velocità con cui sarà organizzato rispetto al bando stesso e per via della struttura e delle prove. Una delle questioni che la pubblicazione del bando riuscirà a risolvere e se lo stesso sarà pubblicato contemporaneamente sia per infanzia primaria che scuola secondaria. Altro tema riguarda le classi di concorso coinvolte e la distribuzione per regione dei posti.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Insomma l’attesa per il bando non si limita alla scoperta delle date (ci saranno trenta giorni per la presentazione della domanda a partire dalla pubblicazione del bando) ma anche e soprattutto a capire i dettagli di partecipazione del concorso stesso.

Meno dubbi riguardano i posti a disposizione, per i quali si è giunti a un computo finale abbastanza preciso dato dalla somma di quelli autorizzati dal MEF al Ministero dell’istruzione e del Merito, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, e che equivalgono a 30.216 posti e quelli residui dalle immissioni in ruolo.

I posti autorizzati

I 30.216 posti sono la differenza tra i circa 81mila posti disponibili e i 50.807 autorizzati per le assunzioni in ruolo 2023/24.

Va considerato che gli 81mila totali e i 50mila posti autorizzati per le assunzioni erano distribuiti per tutti i gradi, da infanzia primaria alla secondaria. Se si rispetterà questa logica, parte dei 30.216 posti saranno destinati anche a infanzia e primaria oltre che secondaria.

Ci sono poi i posti che il Ministero ha comunicato ha richiesto al MEF, e che consentirebbero di incrementare il totale di 14.338 unità.

La distribuzione

Parte di questi 14mila posti derivano dalle cattedre non assegnate dalle immissioni in ruolo del 2023/14. Lo stesso ministero aveva spiegato che “i 10.345 posti residui del contingente autorizzato saranno coperti con supplenze annuali per l’a.s.2023/2024, ma dovranno anche essere utilizzati per incrementare le disponibilità per il primo concorso PNRR portandole a 40.561 (26.777 su posto comune e 13.784 su sostegno)”.

Anche in questo casi dovrebbero essere distribuiti sia a infanzia primaria che secondaria, sia posto comune che sostegno.