Ata organico aggiuntivo: subito 40mila assunzioni per non compromettere le attività del Pnrr
Si torna a parlare di organico aggiuntivo, indispensabile secondo i sindacati per iniziare il prossimo anno scolastico nel migliore dei modi. La situazione attuale, a livello numerico, non consente di dormire sonni tranquilli con i dirigenti scolastici preoccupati per la gestione delle attività scolastiche penalizzate dalla carenza di personale.
L’ex organico covid
In particolare, dopo l’addio all’ex organico covid, in particolare per quel che riguarda il personale ata, gli istituti scolastici italiani sono andati in sofferenza essendo venuto meno un contingente che oltre a gestire la pandemia, ormai venuta meno, costituivano una integrazione importante rispetto alla carenza strutturale di personale degli ultimi anni.
“La scuola non può fare a meno dell’organico aggiuntivo: Anief lo sostiene a un anno, presto i fatti diranno che averlo negato è stata una scelta sbagliata perché andrà a vanificare l’attuazione del Pnrr, e non solo, negli 8.300 istituti scolastici italiani”.
Aumentare personale ata nelle scuole
L’appello lo lancia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che incalza: “Basta rinvii e tentennamenti. Senza 40mila Ata e docenti aggiuntivi sarà impossibile svolgere le attività programmate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre che nominare persino tutor e orientatori previsti dalla nuova legge voluta dal ministro Giuseppe Valditara per abbattere la dispersione scolastica ancora troppo alta”.
Dello stesso avviso l’eurodeputato Ignazio Corrao, dei Greens/EFA: “Occorre urgentemente l’aumento del personale ATA nelle scuole. Ho interrogato la Commissione UE per spingere il Ministero a non perdere più tempo”, ha detto l’eurodeputato soffermandosi sul caso della regione “Sicilia fortemente a rischio analfabetismo e dispersione scolastica”. Secondo Corrao la conferma dell’organico aggiuntivo “è assolutamente indifferibile per far fronte ai bisogni degli Istituti Scolastici in Sicilia. Non è più sostenibile il sovraccarico nei confronti del personale impiegato”.
Iniziare da subito
“Confermare l’organico aggiuntivo anche per l’anno scolastico in corso – aggiunge l’Anief – sarebbe servito anche per gestire l’enorme mole di lavoro associata ai progetti nazionali di ripresa e di resilienza che hanno portato ad ogni istituto scolastico centinaia di migliaia di euro di finanziamenti”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Invece, ci siamo ritrovati con due governi che hanno pensato bene di fare cassa cancellando decine di migliaia di posti nel momento più inopportuno”
Ho lavorato per 16 mesi come organico covid…ho fatto il mio dovere e anche più…ho rischiato vicino a ragazzi positivi a cui, per amore del mio lavoro ho misurato la temperatura, ho curato le ferite quando capitava si facessero male, il primo anno senza vaccino; correndo il rischio di contrarre il virus, e contagiare i miei genitori anziani. E credetemi abbiamo rischiato. Per senso del dovere lo abbiamo fatto, con amore, con e dedizione. Quest’anno io e colleghi come me siamo rimasti a casa, senza più una entrata economica e con la consapevolezza di essere stati usati in campagna elettorale e ad oggi si parla solo in alcuni casi di noi ma come organico aggiuntivo. La cosa peggiore è che noi in questi anni sappiamo di essere stati utili, abbiamo visto che c’è la necessità di altro personale come noi..ma veniamo presi ancora in giro da una società che pensa a tutto tranne che a tutelare la scuola che è l’ambiente dove sta crescendo il nostro futuro. Il sentire di tutti i casi di violenza scolastica, di ragazzi allo sbaraglio nn ci aiuta…e il sentire parlare di organico aggiuntivo e nn vedere alcun risultato ancora meno…come sapere che per noi ci sono graduatorie da rispettare e poi i cs vengono sostituiti dai percettori del reddito di cittadinanza, come a dire..si il problema c’è ma facciamo finta di nulla… Spero che qualcuno faccia qualcosa per noi che siamo il presente, che faccia i fatti, per le scuole e chi le frequenta perché sono il futuro