Scuola

Abilitazione insegnamento 60 cfu: riconosciuta la validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso scuola

Dopo una brusca accelerata a inizio anno inerente la riforma del reclutamento, complice anche l’impegno profuso sul tema della mobilità, dal ministero si registra nelle ultime settimane un nulla di fatto per quel che riguarda soprattutto i decreti attuativi che dovrebbero consentire di avviare i percorsi universitari abilitanti.

Corsi a numero chiuso

Al momento ci sono molte incertezze per quel che concerne vincoli e modalità di accesso. A breve si celebrerà il poco lusinghiero anno di attesa del decreto del 29 giugno scorso che lascia tutto in sospeso in attesa appunto di quei decreti attuativi che dovevano arrivare prima dell’estate ma dei quali non si è saputo più nulla.

In particolare, non ci sono aggiornamenti circa il fatto che possano essere a numero chiuso o meno, e che platea consentiranno di far accedere.

La struttura dei 60 Cfu

I docenti sperano in percorsi da 60 CFU strutturati in maniera organica. Non ci sono ancora risposte da parte del ministero nemmeno per quel che concerne eventuali percorsi o modalità per entrare in ruolo per chi ha avuto i 24 CFU e non ha avuto l’opportunità di partecipare ad un concorso.

La priorità è dare un segnale per quel che riguarda le tempistiche di avvio e soprattutto le modalità di selezione iniziale per accedere al percorso.

Tutto verrà inserito nel prossimo DPCM che regolerà i 60 CFU per la formazione iniziale degli insegnati. Il presupposto della legge 73/2022 è che il numero di aspiranti da abilitare sia sufficiente a garantire la selettività delle procedure concorsuali. Ma non si vuole abilitare più docenti di quanti poi possano essere immessi in ruolo. Su questo delicato equilibrio si giocherà la partita delle cifre.

L’attesa per un percorso di abilitazione

I docenti sono in attesa di un percorso di abilitazione dal 2014. Questo crea grandi aspettative e una platea potenzialmente molto ampia.

Non si dovrebbe prescindere, nell’ambito dei 60 CFU, dal riconoscimento della validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento. I corsi saranno a pagamento, a carico del partecipante, ma dovrebbero essere calmierati a livello nazionale.