Graduatorie, Gps e supplenze

Quando riaprono le graduatorie Gps 2023: integrazione degli elenchi aggiuntivi, chi entra con riserva

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato alle organizzazioni sindacali che presto sarà pubblicato il decreto ministeriale per i nuovi inserimenti nella coda delle Gps per il personale docente ed educativo che ha conseguito i titoli abilitanti o specializzanti. Ciò è in applicazione dell’articolo 10 dell’Ordinanza del Ministro dell’istruzione 6 maggio 2022, n. 112, che prevede la costituzione degli elenchi aggiuntivi alle graduatorie provinciali per le supplenze.

Comunicazione del riconoscimento del titolo

Le domande per i nuovi inserimenti dovranno essere presentate entro il 30 giugno, ma per quanto riguarda i titoli conseguiti all’estero, l’inserimento rimane con riserva nonostante le osservazioni dell’Anief. Tuttavia, l’Anief ha chiesto che la riserva sia sciolta al momento della comunicazione del riconoscimento del titolo senza attendere l’aggiornamento come previsto dalla campagna nazionale Anief. Inoltre, l’Anief ha avviato uno specifico percorso per ottenere il commissariamento o l’esecuzione positiva del giudicato per i docenti abilitati o specializzati all’estero.

Sciogliere la riserva anche durante l’anno scolastico

Per gli abilitati e o specializzati sul sostegno all’estero, sarà consentito di sciogliere la riserva per l’inserimento nella prima fascia Gps oltre il 4 luglio 2023. Potranno inserirsi se avranno inviato la pratica di riconoscimento entro la data di scadenza del 27 aprile, potendo quindi sciogliere la riserva anche in corso d’anno scolastico. Questa è la prima azione concreta ottenuta dall’Anief dopo il lancio della campagna per il riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all’estero.

Riconoscimento in toto dei titoli conseguiti fuori Italia

Tuttavia, il problema dell’ingiustificabile ritardo nell’esame delle migliaia di domande presentate per l’esecuzione del quale è stato nominato già il commissario ad Acta, rimane irrisolto. Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, chiede la revisione del decreto originario e il riconoscimento in toto dei titoli conseguiti fuori Italia. L’adunanza plenaria ha chiarito che i titoli dei Paesi della Comunità Europea devono essere garantiti e valutati e riconosciuti ai fini dello svolgimento del lavoro, pertanto il Ministro dell’Istruzione deve procedere con la revisione degli atti che hanno regolato i contratti e le immissioni in ruolo.