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Proroga organico covid Ata: chiusura operazioni per il pagamento degli stipendi delle supplenze

La mancata proroga dell’organico Covid è sancita dall’abolizione per l’anno scolastico 2022/23 di questo contingente aggiuntivo docenti e ATA istituito nel biennio della pandemia per far fronte alle necessità di gestione dei tempi e degli spazi e per sopperire alle assenze causate dal contagio.

L’impegno dei sindacati

Nonostante l’impegno dei sindacati e di alcuni esponenti politici che hanno manifestato la volontà di spingere nei confronti del Governo (precedente e attuale) per trasformare almeno parte di questo organico in assunzioni in pianta stabile, per il momento non sembra esserci alcuno spiraglio anche in virtù della mancanza di fondi e della necessità del Governo di investire in altri settori.

Fondi insufficienti

Lo stesso rinnovo del contratto scuola recente ha distratto gran parte dei fondi disponibili per la scuola. Questo nonostante i dirigenti scolastici abbiano più volte manifestato il loro disagio nei confronti della carenza del personale soprattutto Ata, che dal momento della mancata proroga dei contratti Covid è diventato insufficiente per gestire adeguatamente le giornate scolastiche, nonostante il calo dei contagi stia dando tregue soprattutto per quel che riguarda le assenze del personale.

A ufficializzare in ogni caso la cessazione dei contratti Covid arriva la comunicazione del Ministero dell’Istruzione e del merito, che con la nota 53485 del 21 novembre 2022, fornisce indicazioni sulla chiusura delle operazioni relative a tali contratti.

Chiusura delle operazioni

La nota si riferisce in particolar modo agli stipendi dei dipendenti appartenenti all’organico Covid. Entro il 26 novembre il ministero ha disposto la chiusura delle operazioni.

Il Ministero sta sollecitando Dsga e dirigenti scolastici ad autorizzare tutte le rate, comprese quelle relative a contratti di supplenza stipulati a copertura delle assenze di personale su organico Covid.

Le operazioni dovranno essere completate entro il 26 novembre. Successivamente non sarà più possibile operare sui contratti Covid. Dal 28 novembre gli USR provvederanno ad inibire la stipula di nuovi contratti Covid tramite funzione GePOS.