Scuola

Percorsi formativi abilitanti all’insegnamento: niente tirocinio per chi già insegna e niente selezione in ingresso

Nel periodo in cui il centrodestra è stato all’opposizione, sono state molte le proposte fatte al Governo per tentare di risolvere la questione dei precari della scuola. Per questo c’è speranza da parte dei docenti in attesa di stabilizzazione e di una cattedra che le tante proposte fatte negli scorsi mesi possano ora vedere la luce.

Percorsi formativi abilitanti all’insegnamento

In particolare, tra i più attivi in questo senso è sempre stato Mario Pittoni, responsabile Istruzione della Lega, secondo il quale i percorsi formativi abilitanti all’insegnamento sono uno strumento fondamentale e non dovrebbero prevedere tirocinio per chi già insegna da molti anni. Per questo, per questa categoria di docenti non dovrebbe essere prevista alcuna selezione in ingresso.

In particolare, il timore riguarda la volontà di provvedere all’istituzione di percorsi universitari abilitanti da 60 Cfu a numero chiuso, come annunciato dal precedente ministro Bianchi. La riforma del reclutamento docenti si è di fatto interrotta con le dimissioni del Governo Draghi, e l’auspicio adesso è che venga attuato il Dpcm senza la previsione del numero chiuso per questi percorsi a pagamento, come già avvenuto con il Tirocinio formativo attivo (Tfa) a numero chiuso.

No al numero chiuso per i 60 Cfu

Secondo Pittoni, proprio il numero chiuso ha poi portato alla cronica grave carenza di docenti specializzati sul sostegno e in generale di insegnanti abilitati.

Secondo Pittoni sarebbe efficace riattivare i Percorsi abilitanti speciali (Pas) collaudati con successo nel 2013, estendendoli a ingabbiati e dottori di ricerca. Si tratta di percorsi che incontrano il favore di centinaia di migliaia di precari ancora confinati in seconda fascia. Uno strumento in grado di produrre docenti di livello puntando su didattica generale e speciale, pedagogia generale e speciale rivolta ai bisogni educativi speciali, pedagogia sperimentale, didattica disciplinare, laboratori pedagogico-didattici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la didattica, modellandosi sulle caratteristiche delle categorie coinvolte.