Scuola

Tredicesima 2022 quando viene pagata: spetta anche ai precari, per i supplenti temporanei il pagamento è mensile

Si avvicina la fine dell’anno e per i lavoratori dipendenti della scuola cresce l’attesa per la ricezione della tredicesima, quella che viene anche chiamata gratifica natalizia. Una integrazione dello stipendio particolarmente gradita considerato il momento dell’anno in cui arriva e soprattutto in un momento storico ed economico come questo in cui è necessario far fronte a un costo della vita impegnativo.

Quando viene pagata

La tredicesima arriverà a dicembre, all’incirca a metà mese, per personale docente e ATA. Verrà pagata insieme allo stipendio mensile del mese di dicembre. Vediamo quanto possono aspettarsi in busta paga i lavoratori della scuola e soprattutto chi ne ha diritto.

A chi spetta

La tredicesima è un diritto riservato, nel mondo della scuola, a docenti e personale ATA con contratto a tempo indeterminato e con contratto a tempo determinato fino al termine delle attività o annuali (al 30 giugno o 31 agosto). Per i supplenti temporanei è invece prevista la corresponsione, mensile, nell’ambito del contratto di lavoro, delle rate inerenti la tredicesima.

Quanto si prende di tredicesima

Per effettuare un calcolo sia pur approssimativo della tredicesima è necessario tenere presente alcune indicazioni che sono inserite nei contratti nazionali dei vari comparti.

Ci sono alcuni parametri che influiscono sull’ammontare della tredicesima. Una di queste è il minimo contrattuale o paga base tabellare. Ci sono poi da prendere in considerazione l’indennità di contingenza, gli eventuali superminimi assorbibili o non, orari o mensili, gli scatti di anzianità, l’eventuale EDR o terzo elemento. Gli altri elementi da considerare per scoprire quanto spetta di tredicesima sono tutti gli elementi presenti in maniera fissa nella parte alta del cedolino.

Il Bonus di dicembre

Oltre alla tredicesima c’è la possibilità che anche per il mese di dicembre il Governo decida di confermare i bonus erogati negli ultimi mesi da 200 e da 150 euro come sostegno al caro vita per il pagamento delle bollette. Non ci sono ancora indicazioni ufficiali, ma sembra che l’orientamento del nuovo Governo di centrodestra sia quello di confermare l’aiuto ai lavoratoti, compresi quelli della scuola.