Scuola

Rinnovo contratto scuola: spunta l’idea di una nota per pagare subito aumento e arretrati a docenti e ata

La strategia di Governo e sindacati per sbloccare la questione inerente il rinnovo dei contratti scuola potrebbe essere quella di trovare un accordo a breve per firmare il contratto scaduto da oltre 3 anni e mezzo, in modo da concludere la trattativa prima della fine dell’anno in corso.

Subito aumento e arretrati

Questo consentirebbe di assicurare al personale scolastico gli aumenti già previsti, compresi gli arretrati, per poi darsi appuntamento all’inizio del prossimo anno per rinnovare ulteriormente e garantire a docenti e ata una nuova immissione di risorse.

In altre parole, torna l’ipotesi di quel contratto ponte che sembrava a un passo dall’essere firmato prima dell’estate ma che poi è saltato per la decisione quasi unanime dei sindacati. Le sopravvenute condizioni economiche, con l’aumento di bollette e inflazione, suggeriscono però adesso ai sindacati di non tirare troppo la corda e garantire quantomeno un aumento comprensivo degli arretrati.

La nota sul contratto

Che sarebbe lontano dalle richieste fatte negli scorsi mesi ma che almeno sbloccherebbe la situazione e che costituirebbe una base di partenza per una ulteriore trattativa nei prossimi mesi, con l’auspicio che nel frattempo la situazione economica possa essere migliorata e che il nuovo Governo possa disporre di un margine di manovra più ampio per destinare fondi alla scuola.

Questa almeno la strategia che il nuovo ministro Giuseppe Valditara vorrebbe sottoporre ai sindacati, e che consentirebbe di conferire ai docenti il famoso aumento medio di 50-60 euro bocciato nei mesi scorsi dai sindacati.

Valorizzazione del personale scuola

La novità sarebbe quella di apporre una nota sul contratto che assicurerebbe entro il 2023 un nuovo aumento grazie a ulteriori fondi e nuove risorse aggiuntive.

Nel frattempo l’auspicio è la disponibilità delle risorse riguardanti la valorizzazione del personale della scuola, circa 340 milioni, che garantirebbero ulteriori 20 euro di media di aumenti. Una disponibilità ulteriore che potrebbe fare la differenza tra l’accettare o no la proposta da parte dei sindacati.