Scuola

Interpello nazionale docenti: chi è inserito in graduatoria è escluso in attesa della deroga per la messa a disposizione

Ancora nessuna novità circa la possibilità di una deroga da parte del ministero nei confronti dei docenti inseriti in graduatoria che consenta di presentare domanda di messa a disposizione. Il divieto è contemplato dall’OM n. 112 del 6 maggio e confermato dalla circolare del 29 luglio 2022. Un divieto che era presente anche lo scorso anno, quando arrivò poi l’intervento ministeriale a consentire l’invio della mad a tutti i docenti senza un incarico.

Province ancora alle prese con turni di nomina

Il paradosso è che questo divieto complica l’assegnazione di cattedre ancora vacanti nonostante in tante province gli uffici scolastici siano ancora alle prese con l’ennesimo turno di nomina. Ricordiamo che propri le Mad sono l’ultima possibilità per i dirigenti scolastici di assegnare un incarico e coprire le cattedre nel caso in cui sia le GPS che le graduatorie di istituto sono esaurite. Lo strumento è quello anche dell’interpello nazionale.

Metodo utilizzato dai dirigenti Scolastici per colmare prima possibile le lacune dell’organico, soprattutto quando l’anno scolastico è già abbondantemente avviato.

L’ambiguità degli interpelli

Molti interpelli recitano “si interpellano i docenti inseriti in tutte le graduatorie a livello interregionale della classe di concorso ***, disponibili a ricoprire l’incarico”.

Una incongruenza rispetto all’indicazione in base alla quale dovrebbero essere interpellati gli aspiranti non inseriti in nessuna graduatoria. Molti docenti stanno pensando di cancellarsi dagli elenchi per poter inviare domanda di messa a disposizione. Altri ancora, non essendo prevista alcuna sanzione o in virtù di queste incongruenze, provano in ogni caso a ottenere un incarico. La cosa migliore è sempre dichiarare la reale condizione in cui ci si trova, spiegando nella domanda di essere inseriti in GaE e/o GPS, indicando provincia, classe di concorso e fascia.