Graduatorie, Gps e supplenze

Cancellazione da tutte le graduatorie: in mancanza di deroga per le domande di messa a disposizione, resta l’unica alternativa per ottenere una supplenza

Ancora nessuna deroga da parte del ministero alla possibilità di accettare supplenza da domanda di messa a disposizione per chi è inserito in graduatoria. Ricordiamo che la normativa contenuta nella circolare per le supplenze impedisce questa possibilità.

Nessuna deroga in vista

L’anno scorso arrivò una deroga, ma prima della fine di settembre. Il fatto che siamo a ottobre e non si parli ancora di questa possibilità, anzi che da fonti ministeriali sia arrivata la smentita a questa opportunità, lascia pensare che quest’anno le cose resteranno così.

Di fatto, però, il regolamento delle supplenze pur vietando l’accettazione della supplenza tramite domanda di messa a disposizione da parte di chi è inserito in Gps, non prevede alcuna sanzione specifica nel caso in cui si contravvenga a questa disposizione. Cosa accade dunque se per incuria, ignoranza della normativa o volontà di contravvenire alla stessa, un docente accetta la supplenza pur essendo presente in graduatoria?

Le responsabilità

Sicuramente non è previsto il depennamento automatico dalla graduatoria. Più probabile che semplicemente le scuole effettuino un controllo preventivo, escludendo dalle convocazioni i docenti che hanno inviato domande di messa a disposizione pur essendo iscritti in graduatoria.

Anche perchè l’errore sarebbe in caso contrario da ambo le parti: da un lato del docente che ha inviato la domanda pur non potendo, dall’altro della scuola che ha ratificato l’incarico senza verificarne i presupposti di diritto.

La cancellazione dalle graduatorie

In tutto ciò, c’è chi pur di ottenere un incarico e non restare tutto l’anno scolastico fermo, sta valutando di procedere alla cancellazione del proprio nome dalle graduatorie per partecipare agli incarichi da messa a disposizione. Una decisione estrema, che penalizza poi i docenti per gli anni successivi e che certifica di fatto come ci sia una incongruenza in questa disposizione della circolare che penalizza i docenti rimasti senza incarico per il solo fatto di aver partecipato a una graduatoria dalla quale non sono poi riusciti a ottenere supplenza.