Scuola

Gps esaurite: via a convocazioni da graduatorie di istituto e messa a disposizione, ma torna l’ipotesi del doppio canale di reclutamento

Al contrario di quanto sostengono fonti ministeriali, i sindacati restano convinti che l’assegnazione dei ruoli e la copertura delle cattedre per il prossimo anno scolastico sia stata un fallimento. Lo dimostra il fatto che le scuole hanno ricominciato a funzionare e le lezioni sono iniziate ovunque, eppure tutti gli istituti riportano la statistica di almeno un docente su cinque mancante.

Tra errori e ingiustizie

Colpa di un sistema di nomine deficitario e dell’assegnazione di sedi tramite algoritmo supplenze ancora da perfezionare e oggetto di numerose critiche: graduatorie non rispettate, docenti posizionati meglio in graduatoria scavalcati da colleghi con punteggio inferiore e un senso generale di imprecisione che non è un buon segnale per la scuola italiana e per la serenità dei docenti. Accettare il mancato conferimento di una supplenza è una cosa, farlo convinti di aver subito un’ingiustizia è molto più complesso.

E’ dunque inevitabile che si torni a parlare di ricorsi. I sindacati hanno già annunciato la volontà di tutelare i precari eventualmente penalizzati in sede legale, da un algoritmo che assegna cattedre a personale già di ruolo o comunque occupato, negandole ai primi in graduatoria per poi affidarle a neo laureati senza abilitazione.

Gps già esaurite

A farne le spese non solo i docenti, ma anche le scuole e i dirigenti scolastici che devono sistemare le classi. Il risultato è che alcune province hanno già esaurito le GPS e le scuole cominciano a convocare da graduatorie di istituto. Poi si dovrà passare, in caso di esaurimento anche di queste ultime e di quelle delle scuole viciniori, alle domande di messa a disposizione dalle quali per il momento sono esclusi coloro i quali sono iscritti in qualunque graduatoria.

Secondo Anief, è da rivedere la gestione del Governo che il sindacato ha deciso di denunciare all’Unione europea chiedendo di avviare il doppio canale di reclutamento.

“Quello che si consuma sui precari è uno scandalo per l’Italia, anche rispetto a quello che dice l’Europa – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’emittente radiofonica “Italia Stampa – : è uno scandalo che noi non possiamo che denunciarlo al Comitato europeo dei Diritti Sociali: chiunque può partecipare a questa denuncia. Noi vogliamo che il prossimo Governo e Parlamento finalmente risolvi questa situazione: non è possibile bandire per tre anni consecutivi diversi concorsi” e ritrovarsi peggio di prima. Il leader del giovane sindacato ha ricordato che già è pendente una messa in mora dello Stato italiano da parte dell’UE per abuso dei contratti a termine: la stessa “Europa – conclude Pacifico – che ci chiede di attuare il doppio canale di reclutamento, dunque anche un canale riservato affinché a chi ogni anno viene assunto come supplente venga data anche la possibilità di essere immesso in ruolo”.