Scuola

Errore assegnazione supplenza: algoritmo scarta docenti già al primo turno e disponibilità ancora in ritardo

Le assegnazioni delle supplenze al 31 agosto e 30 giugno 2023 continuano a essere oggetto di polemiche da parte dei diretti interessati che nutrono forti dubbi sulla correttezza dei conferimenti e sul rispetto delle graduatorie rispetto alle nomine.

Algoritmo impazzito

I sindacati sono vigili e chiedono chiarimenti al ministero e agli uffici scolastici per tutelare gli interessi di coloro i quali si giocano un posto di lavoro e la carriera presente e futura di docenti. Si è arrivati a definire l’algoritmo impazzito, definizione probabilmente eccessiva dal momento che per larga parte il funzionamento delle assegnazioni si è rivelato corretto.

Ma ci sono alcuni casi he stanno evidenziando l’insorgere di variabili che lasciano perplessi. I casi più eclatanti riguardano province in cui si è arrivati a quattro turni di nomina. In altri casi, e questo è un tema delicato presente fin dallo scorso anno, si sono ottenute le disponibilità con la relativa pubblicazione solo a metà settembre. Ci sono poi i casi limite di docenti già scartati al primo turno.

Errori non sempre corretti

Le proteste nascono dal fatto che ci si aspetterebbe che l’algoritmo provvedesse ad assegnare le cattedre abbinando le posizioni dei docenti inseriti nelle graduatorie provinciali (GPS) alle sedi scelte dai docenti, incrociando il punteggio di ogni docente con le supplenze disponibili nei vari istituti scolastici.

Ma in molti casi i docenti rilevano incongruenze fra il punteggio maturato e quello effettivamente pubblicato in GPS dall’Ufficio Scolastico di appartenenza. Non sempre questi errori sono stati corretti.

Ritorno alle convocazioni in presenza

C’è poi il problema della verifica di titoli, che non spetta all’USP ma agli istituti in cui il personale prende servizio su supplenza. E così si assiste a casi in cui le verifiche non avvengono o avvengono tardivamente, con il risultato che docenti posizionati meglio in graduatoria sono scavalcati da chi non avrebbe diritto ad una supplenza.

I sindacati insistono affinchè il prossimo anno si torni alle convocazioni in presenza per eliminare almeno il problema della verifica dei titoli e che l’algoritmo venga lanciato solo quando ci sono tutte le disponibilità accertate.