Economia & Fisco, Scuola

Quota 102 scuola quando fare domanda: i possibili scenari di riforma pensione in base ai risultati delle urne

La questione pensioni è una di quelle più in bilico alla luce delle dimissioni del Governo Draghi e in attesa di capire chi andrà al Governo in seguito alle elezioni di fine settembre. Ci sarà da fare i conti con le necessità del mondo del lavoro che aspetta risposte e con l’urgenza di scongiurare il ritorno dal prossimo anno della Legge Fornero.

Quota 102 in bilico

In questo senso l’addio di quota 102, formula che permette l’uscita dal lavoro, anche per il personale della scuola, con 64 anni di età e 38 di contributi è un brutto colpo per chi sperava di poterne usufruire e aspettava di capire quando fare domanda. Prima con quota 100 era possibile l’uscita dal mondo del lavoro con almeno 62 anni di età anagrafica e 38 di contributi. Poi è stata la volta dell’uscita dal mondo della scuola con un minimo di 64 anni di età e 38 anni di contributi grazie a quota 102.

Solo un intervento urgente del nuovo Governo consentirà alla Legge Fornero di restare un ricordo e alle nuove formule di restare in vigore. Ricordiamo che se torna in vigore la Fornero, è necessario arrivare a 67 anni per il pensionamento. Una forma che si può anticipare, con decurtazione dell’assegno, per gli uomini con alle spalle almeno 42 anni e 10 mesi di contributi e per le donne con 41 anni e 10 mesi.

Quota 41 per la Lega

Cosa può succedere a seconda dei diversi scenari in seguito al voto di fine settembre? La Lega assicura che: “Dal primo gennaio dell’anno prossimo, se il Parlamento non approva nulla di diverso, rientra in vigore la legge Fornero, che significa andare in pensione a 67 anni. Su questo non facciamo sconti a nessuno, l’obiettivo è arrivare a quota 41. Impediremo con ogni mezzo necessario il ritorno alla legge Fornero”.

Quota 104 per Forza Italia

Per Forza Italia la soluzione è Quota 104: “Quota 100 a noi non ci affascinava, meglio allora quota 104 ma credo che si debba dare vita ad un riforma che tuteli i lavori ultrasessantenni ma anche i lavoratori giovani. Dobbiamo avere un sistema pensionistico che tuteli i giovani”.

Ape sociale, Opzione Donna e uscita a 63 anni

Per il Partito Democratico serve confermare e rafforzare l’Ape sociale e Opzione donna. Per il M5S di Conte serve l’uscita dal mondo del lavoro a 63 anni col contributivo, unita anche il riscatto gratuito della laurea.