Scuola

Decreto 60 cfu insegnamento: inizia a preoccupare il ritardo nell’attuazione dell’iter che porterà all’introduzione del nuovo sistema di reclutamento docenti

Fa registrare qualche giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista la pubblicazione dei decreti attuativi che avrebbero dovuto dare seguito all’iter per i dettagli della riforma del reclutamento docenti, in particolare per la parte relativa al DPCM che sancisce l’introduzione del percorso dei 60 CFU, uno dei più discussi dell’intera riforma.

Decreto attuativo in ritardo

Gli sviluppi che hanno portato alla crisi di governo e alle elezioni anticipate di fine settembre inevitabilmente hanno dato qualche scossone all’agenda governativa e ministeriale. Quello che sorprende e che il governo sia riuscito a introdurre nel decreto Aiuti bis la norma che sancisce la figura del docente esperto, elemento che in qualche modo si lega alla formazione docenti incentivata voluta dal ministro Bianchi.

Del percorso da 60 Cfu, invece, ancora nessuna menzione. E dire che il cronoprogramma prevedeva che i lavori proseguissero con un appuntamento importante per il 31 luglio. Ma al momento il decreto della Presidenza del Consiglio non è ancora stato varato. Non dovrebbero però esserci novità clamorose in tal senso, e il varo dell’offerta formativa corrispondente a 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la formazione iniziale si farà.

Costi e dettagli

Quello che crea aspettativa è però la parte inerente i dettagli della stessa offerta normativa, relativamente alla possibilità che sia a numero chiuso e che possa beneficiare di un limite di costo. Quel che è certo, invece, è che si tratti di un percorso i cui costi saranno a carico del docente.

La validità dei 24 Cfu già acquisiti

I 60 CFU/CFA prevedono che almeno 10 siano di area pedagogica, comprendente attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiore a 20 CFU/CFA. Per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore. Altra attesa riguarda la conferma che sarà riconosciuta la validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso. Il limite sarà relativo all’acquisizione degli stessi, fissata per fine ottobre 2022.