Scuola

Algoritmo supplenze 2022: una volta avviato non si potranno più correggere gli errori nelle graduatorie, ma le scuole potranno rescindere i contratti non regolari

Il tema degli errori nelle graduatorie Gps continua a tenere banco e probabilmente lo farà fino alla fine delle procedure di assegnazione delle supplenze e anche oltre, come ormai del resto avviene purtroppo ogni anno nonostante i tentativi del ministero di migliorare la procedura parzialmente automatizzata.

La responsabilità degli Uffici scolastici provinciali

Il timore maggiore riguarda le ripercussioni a livello di regolarità che gli errori potrebbero avere sulle prossime supplenze in seguito ai punteggi anomali riscontrati nell’ultimo periodo. La responsabilità ricade inevitabilmente sugli uffici scolastici provinciali che rispondono della pubblicazione delle graduatorie provinciali delle supplenze con le scuole polo.

Il compito di stilare e pubblicare le Gps comporta anche la necessità di correggere gli errori riducendo al minimo le discrepanze tra punteggi attribuiti e punteggi reali. Ci sono anche anomalie nei punteggi che dipendono dal software o dalla procedura di validazione delle domande. Ma ci sono anche errori che discendono direttamente da errori nella compilazione dell’istanza.

La responsabilità del candidato

In questo caso la responsabilità ricade sul candidato. E l’ufficio non ha alcun obbligo di sanare l’errore. Quando invece gli errori dipendono da problemi del software o da validazione dei titoli da parte dell’amministrazione, è richiesto che venga apportata l’opportuna rettifica, per la quale c’è tempo fino alla seconda metà di agosto.

L’avvio dell’algoritmo

La scadenza per correggere gli errori è l’avvio dell’algoritmo: una volta partito, non è più possibile intervenire sulle graduatorie che restano così cristallizzate, anche se ci sono degli errori.

Ma i controlli comunque avverranno in un secondo momento, e cioè quando verranno assegnati gli incarichi e firmati i contratti. A questo punto entra in gioco il controllo della prima scuola che stipula un contratto di lavoro e che deve controllare i titoli e apportare le eventuali correzioni.

La revoca del contratto

Se viene riscontrata la non validità di un titolo di accesso, è prevista la rescissione del contratto di lavoro. Ma l’annullamento del contratto può intervenire anche se è stato attribuito un punteggio superiore al dovuto. Se questo errore altera la graduatoria, si rescinde il contratto, altrimenti si lasciano le cose come sono.