Scuola

Assunzioni sostegno prima fascia: a fronte di 106.170 docenti di ruolo ci sono oltre 91mila posti, quasi tutti in deroga

Il passo avanti per quel che concerne le immissioni in ruolo per il sostegno non è sufficiente per definire risolta la problematica di un settore dell’istruzione italiana particolarmente delicato che non beneficia, ormai da anni, delle attenzioni necessarie.

Immissioni dei docenti inseriti nella prima fascia Gps

Situazione che finisce per penalizzare in primis gli alunni destinatari e che necessitano di questo tipo di insegnanti specializzati, in virtù delle loro condizioni speciali. E che penalizza poi i docenti stessi, invischiati in percorsi complessi che troppo raramente riescono a sfociare in una immissione in ruolo.

Nel frattempo proseguono le operazioni per le immissioni in ruolo dei docenti specializzati nel sostegno inseriti nella prima fascia GPS. Il ministero quest’anno ha deciso di ampliare il numero di possibili destinatari degli incarichi, con le assunzioni alle GPS di I fascia, lasciando scontenti i sindacati in virtù della decisione di non estendere questo provvedimento anche alle cattedre ordinarie.

L’organico di fatto

Una decisione che costituisce un passo in avanti, ma che non si può definire risolutiva, considerato che allo stesso tempo, le cattedre che vanno a supplenza annuale continuano ad essere troppe. In particolar modo quelle su organico di fatto, con scadenza al 30 giugno, che vengono sottratte alla disponibilità delle assunzioni e della mobilità.

91mila posti in deroga

Nello specifico, l’aumento delle supplenze su sostegno preoccupa i sindacati. Un settore nel quale il diritto alla continuità didattica diventa ancora più importante, considerato che a fronte di 106.170 docenti di ruolo, ci sono ormai oltre 91mila posti, quasi tutti in deroga. Il motivo è semplice: dal 2015 sono praticamente raddoppiate le iscrizioni degli alunni. Nel frattempo però non sono state modificate le regole e gli organici. E così ci sono 100 mila cattedre in organico di diritto per 300 mila alunni.