Scuola

Concorso ordinario infanzia e primaria: immissioni in ruolo dei vincitori garantite, ma per conoscere la data di assunzione bisognerà prima attendere i numeri definitivi

Il ministero dell’Economia ha garantito al ministro Bianchi per il prossimo anno scolastico un numero importante di immissioni in ruolo. Da parte dei sindacati c’è scetticismo che effettivamente si possa procedere con le 65.000 posti sugli 80.000 a disposizione annunciati, fermo restando che viene ritenuto un numero comunque insufficiente a coprire i posti vacanti, partendo dal presupposto che buona parte di essi sarà sufficiente appena a gestire il turn over per le supplenze.

In attesa dei dettagli sulle immissioni in ruolo

In ogni caso, anche nella più ottimistica delle previsioni, e cioè che vengano confermate e attuate le 65mila immissioni in ruolo promesse, c’è la certezza che 20.000 posti resteranno vacanti, e l’unica soluzione sarà ricorrere alle supplenze al 31 agosto.

In tutto ciò c’è da capire quale destino attende i vincitori del concorso ordinario infanzia, in attesa di essere convocati per il ruolo. Riusciranno a ottenere un posto già per il prossimo anno scolastico? Difficile dirlo. Se da un lato i vincitori di questo concorso hanno la certezza di ottenere l’assunzione, garantita dal bando, molte meno certezze attengono l’anno in cui questa assunzione si verificherà.

Si dovrà attingere dalle graduatorie

La buona notizia è che sia le graduatorie del concorso 2016 che del concorso 2018 sono esaurite, per cui sarà necessario attingere dalle graduatorie del concorso 2020. Immissioni in ruolo che avverranno al 50% anche dalle GaE. Quindi in caso di esaurimento delle GaE, i posti residui slitteranno al concorso.

In tutto si parla di 2.277, il che porta a oltre mille assunzioni da concorso. Ora resta da capire quanti posti saranno autorizzati. E da questo dipenderà anche l’anno di immissione in ruolo da concorso. Se ne saprà di più nelle prossime settimane, quando saranno concluse tutte le operazioni che consentiranno di conoscere nel dettaglio il numero di immissioni in ruolo e, a cascata, i numeri per le supplenze. Entro la fine di luglio sarà possibile avere le idee più chiare sulla situazione.