Scuola

Carta del docente precari come richiederla: rimborsi già a partire da luglio, fino a 3mila euro per chi ha avuto contratti a termine negli ultimi cinque anni

La carta del docente per i precari, per il momento, è in stand by. La riforma del reclutamento docenti, e sarebbe stato sorprendente il contrario, non ha incluso questo provvedimento. Di fatto proprio con la riforma del reclutamento si è scansato un taglio a breve termine proprio di questo bonus difeso a spada tratta dai sindacati. Taglio per il momento scongiurato, come avrebbe invece previsto la necessità di budget extra per la formazione incentivata docenti.

Chi può fare ricorso

Di fatto, però i docenti precari possono ottenere gli arretrati per gli importi non percepiti nei passati cinque anni in virtù di recenti sentenze che vanno nella direzione opposta a quella scelta dal Governo, vale a dire riconoscendo a chi ha contratti a tempo gli stessi diritti degli insegnanti a tempo indeterminato. Si tratta però di un diritto ancora non riconosciuto d’ufficio, ma che richiede la necessità di un ricorso davanti a un giudice.

Ne vale però la pena, perchè i docenti precari possono recuperare fino a 3 mila euro. E il fatto che nell’ultimo mese sono stati già 8 mila i docenti precari a presentare ricorso ad un tribunale italiano a seguito dell’Ordinanza della Corte di Giustizia Europea di alcuni giorni fa, la dice lunga sull’importante opportunità che si presenta.

Risarcimenti già da luglio

Per lo Stato un esborso non da poco, considerato che le istanze presentate comportano risarcimenti per un totale di 24 milioni di euro. Se i tribunali italiani confermeranno la discriminazione sottolineata dalla Corte di Lussemburgo sul lavoro a tempo determinato, partiranno i risarcimenti già entro luglio.

Non appena arriveranno i primi risarcimenti, il numero dei ricorsi è destinato a crescere inevitabilmente, considerato che ai 200mila supplenti attuali con supplenza annuale si sommano anche tutti quelli che dal 2015 hanno sottoscritto un contratto annuale e nel frattempo sono entrati in ruolo. Si possono ottenere fino a 3 mila euro di bonus (500 all’anno per gli ultimi cinque anni).