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Precari Ata scuola: numeri preoccupanti dal ministero, l’organico Covid non sarà rinnovato, ma sono raddoppiati negli ultimi anni e la situazione è destinata a non migliorare

Le raccomandazioni e le linee guida dell’Unione europea circa l’abuso dei contratti a termine sembra non essere ancora stata recepita dall’Italia, in particolare per quel he riguarda il mondo della scuola. Che viene retto, e probabilmente così sarà anche nel prossimo futuro, loro malgrado, dai precari e dai supplenti. Che svolgono il loro lavoro al meglio, tra mille difficoltà, penalizzando involontariamente gli studenti che non possono erto trarre beneficio da una scarsa condizione di continuità didattica.

L’impatto sul mondo della scuola

Ma il precariato non riguarda solo i docenti nel mondo della scuola. E la discontinuità professionale non va considerata solamente in termini di lezioni e svolgimento dei programmi, ma anche in termini di rapporti umani e lavorativi interpersonali. Un quadro che delinea in maniera abbastanza precisa le problematiche che derivano dai numeri sul precariato del personale ATA.

Numeri impressionanti quelli resi pubblici dal ministero dell’Istruzione, che conferiscono al mondo della scuola italiana un’immagine forse ancora peggiore di quello che si poteva immaginare, almeno per quel che concerne il mosaico composto dalle supplenze ATA dall’anno scolastico 2015/16 fino al 2020/21.

La situazione peggiora

Come detto la situazione è lungi dal migliorare. Se possibile, purtroppo, si può dire stia peggiorando considerato che i numeri raccontano come si stia assistendo a un quasi raddoppio dei precari dall’anno 2019/20 a quello successivo. Va certamente valutato in questo senso l’impatto della pandemia che ha portato a un aumento delle assenze e all’assunzione dell’organico Covid. Ma certo non è una spiegazione sufficiente.

Secondo i numeri del ministero, in totale sono 66.820 i precari ATA nel 2020/21, di cui 52.974 sono donne, 13.846 uomini.

Nel 2019/2020, anno di inizio della pandemia, sono 36.485 i precari, di cui 23.539 donne.

Nel 2018/19 sono 30.293 in totale i precari, si cui 19.238 donne.

Nel 2017/18 sono 25.645 i precari ATA, 17.462 donne, 8.183 uomini.

Nel 2016/17 sono 15.082 le donne ATA precarie e 7.058 gli uomini.

Nel 2015/16, erano 18.252 le donne precarie, 8.150 gli uomini, per un totale di 26.402 rispetto ai 22.140 precari dell’anno successivo.

L’addio all’organico Covid

Il quadro generale è quindi quello di un progressivo aumento dei precari ATA negli ultimi anni. In vista del prossimo anno, al momento, non c’è da essere troppo ottimisti. Andranno sottratti gli appartenenti all’organico Covid, i cui contratti non saranno rinnovati. Ma non detto che questa sia una buona notizia, considerato che non verranno rimpiazzati da contratti a tempo indeterminato ne verranno inseriti in organico di diritto come richiesto dai sindacati e come hanno chiesto i dirigenti scolastici, preoccupati dalla carenza di personale all’orizzonte.