Ata

Supplenze Ata: arriva la nota ministeriale con le indicazioni per i dirigenti scolastici per la proroga contratti per esami di Stato e recupero debiti

L’anno scolastico volge al termine e con esso scadono i contratti del personale Ata. Ma le necessità delle scuole non si esauriscono da un giorno all’altro con il suono dell’ultima campanella, creando così un corto circuito che rischia di mandare in tilt le necessità degli istituti.

Le modalità di proroga

Di qui la richiesta nelle ultime settimane, da parte dei sindacati, nei confronti del ministero, di chiarimenti inerenti la possibilità di proroga dei contratti da parte dei dirigenti scolastici che ne avessero bisogno relativi al personale ata.

Sollecitazioni cui prontamente il ministero ha dato riscontro pubblicando una nota che contiene le informazioni specifiche per comprendere i meccanismi di proroga e le modalità inerenti i contratti dei supplenti ATA.

Nella nota ministeriale viene innanzitutto confermato come la proroga dei singoli contratti per il personale ata possa avvenire a seguito di esplicita richiesta da parte dei dirigenti scolastici che ne abbiano effettiva necessità. Deve concorrere l’esigenza di far fronte a una carenza di personale che impedisca, secondo la valutazione del dirigente scolastico, l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto mediante l’impiego di personale a tempo indeterminato e di personale supplente annuale.

Richiesta motivata agli uffici scolastici

Il dirigente scolastico che ravvisasse questa condizione, dovrebbe far pervenire richiesta motivata agli Uffici scolastici regionali per la prescritta autorizzazione.

Una delle fattispecie più comuni di necessità da parte di un dirigente scolastico in questa fase dell’anno scolastico che volge al termine, attiene ad esempio allo svolgimento degli esami di stato. Ma il contesto non si esaurisce qui: può essere ad esempio una necessità correlata al recupero debiti nelle scuole secondarie di secondo grado o in generale a situazioni eccezionali che possano compromettere il corretto svolgimento dei servizi di istituto.

Situazione che impedirebbero l’ordinato avvio dell’anno scolastico, a vario titolo. In tutto ciò si interseca la problematica inerente il mancato rinnovo dell’organico covid, che cesserà di esistere con la fine dell’anno scolastico e che al momento, non si prevede possa essere rinnovato anche per il prossimo per mancanza di fondi.