Scuola

Docenti precari: via libera all’inserimento in Gps nel precedente aggiornamento, ma il ministero continua a escludere intere categorie di precari

Il tema dell’aggiornamento delle GPS è caldo in questi giorni, e nel frattempo arriva il parere del Consiglio di Stato che conferma la sentenza del Tar Lazio in base alla quale si sancisce l’inserimento di alcuni ricorrenti precari nel precedente aggiornamento.

Decisione importante

L’aggiornamento Gps 2022 è in corso, e sarà possibile fino alla fine del mese di maggio. Una procedura importantissima per i molti precari il cui futuro professionale è strettamente correlato all’aggiornamento delle graduatorie.

Per sfruttare la sentenza del Tar Lazio in base alla quale si sancisce l’inserimento di alcuni ricorrenti precari nel precedente aggiornamento, è necessario fare ricorso presentando domanda cartacea per i nuovi esclusi che per la seconda fascia conseguiranno il titolo (diploma ITP, laurea in Italia o all’estero) dopo il 31 maggio ed entro il 15 luglio.

In attesa del riconoscimento del titolo

Si tratta di precari che non disporranno del contratto perché ancora in attesa del riconoscimento del titolo in Italia o ancora per la prima fascia conseguiranno il titolo dal 21 al 31 luglio.

In concomitanza con l’apertura dell’aggiornamento nella prima e seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze, che si sta svolgendo in questi giorni mediante la presentazione della domanda per via telematica su Istanze Online, il Consiglio di Stato respinge le richieste di sospensiva presentate nell’appello dal Ministero dell’istruzione con ordinanza 2102/2022 e conferma in prima facie il giudizio di merito ottenuto con sentenza breve.

Escluse intere categorie di precari

Si tratta di una decisione molto importante e altamente significativa considerato che il ministero ha deciso di decidere per l’esclusione di intere categorie di precari che conseguiranno il titolo utilmente prima delle prossime nomine a tempo determinato.

I sindacati hanno anche protestato per alcune conferme nell’ordinanza del ministero che avevano chiesto di modificare, come le eccessive penalizzazioni in caso di rinuncia all’incarico e la finestra temporale ridotta, valida per la presentazione della domanda tramite Istanze Online. La speranza è che la procedura non subisca intoppi e che la piattaforma, soprattutto negli ultimi giorni, funzioni al meglio senza impedire a qualcuno la presentazione dell’istanza.