Scuola

Formazione docenti: 250mila euro l’anno a presidente e direttore generale della Scuola

Ci sono molte critiche attorno al nuovo sistema di reclutamento docenti. Sia per le modalità con cui si svolgerà, sia per il meccanismo inerente gli incentivi stipendiali che costeranno alla scuola nei prossimi anni tagli al personale, giustificati dal ministro Bianchi con il calo demografico che consentirà riduzione del numero di classi.

Maggiore proporzione

Per i sindacati un’occasione sprecata, di ridurre invece il numero di alunni per classe lasciando inalterate aule e docenti, che sarebbero potuti così diventare in numero maggiormente proporzionato alle esigenze di una corretta distribuzione finalizzata a un adeguato insegnamento.

La formazione professionale sarà finalizzata ad assicurare ai docenti un continuo sviluppo professionale e di carriera del personale scolastico attraverso l’istituzione di una Scuola di Alta formazione e formazione continua per dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA.

Stipendi importanti

Non mancheranno di causare polemiche anche le cifre, contenute nella relazione tecnica del provvedimento, inerenti i compensi previsti per i componenti della scuola. Il presidente avrà un stipendio lordo di 246mila euro così come il direttore generale. Se si aggiungono anche gli altri componenti si arriva alla cifra di oltre un milione di euro annui per la Scuola di Alta Formazione.

Possono erogare la formazione la Scuola nazionale dell’amministrazione, tutte le università, le Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, le istituzioni scolastiche, gli enti pubblici di ricerca, le istituzioni museali pubbliche e gli enti culturali rappresentanti i Paesi le cui lingue sono incluse nei curricoli scolastici italiani.

Richiesta di accreditamento

Non solo: possono chiedere l’accreditamento anche altri soggetti che posseggano requisiti di moralità, idoneità professionale, capacità economico finanziaria e tecnica-professionale determinati in apposita direttiva del Ministro dell’istruzione. La riforma sulla formazione riguarda i neoassunti e i docenti di ruolo.

La parte relativa agli incentivi stipendiali sancisce che sono previste 15 ore per la scuola dell’infanzia e primaria e 30 ore per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per percorsi formativi dedicati allo sviluppo della professionalità docente. Le restanti ore sono dedicate ad attività di progettazione, mentoring e coaching a supporto degli studenti.

Ampliamento dell’offerta

Lo svolgimento delle attività previste, ove siano funzionali all’ampliamento dell’offerta formativa, può essere retribuito a valere sul fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, prevedendo compensi in misura forfettaria

Secondo i primi calcoli, una formazione completa di tre anni potrà portare nelle tasche dei docenti che avranno completato il percorso anche più di 3mila euro.