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Organico Covid Ata 2022/2023: nessun aumento, si aspetta risposta per l’organico Covid

Dopo l’annuncio dell’organico docenti per il prossimo anno scolastico, è arrivato anche l’incontro in cui si è discusso del numero di personale che verrà impiegato per il personale ata. I numeri sono stati oggetto di discussione di un incontro che si è svolto tra Organizzazioni sindacali e Ministero dell’Istruzione. Un incontro che non si può dire all’insegna della soddisfazione reciproca, se si considera che le dotazioni organiche per il triennio 2022/25 del personale ATA sono pressochè le stesse dell’attuale anno scolastico.

Contingente insufficiente

Un contingente che è insufficiente, come dimostra anche la necessità di ricorrere all’organico covid, il cui contratto è stato a fatica rinnovato di trimestre in trimestre, e per il quale si è arrivati all’accordo di un rinnovo fino alla fine dell’anno scolastico.

Un contingente che il prossimo anno, stando così le cose, ai nastri di partenza non ci sarà, e i sindacati in questo senso hanno già fatto sentire le proprie rimostranze. L’obiettivo sarebbe quello di trasformare l’organico Covid in organico di diritto, ma non sarà semplice come evidenziano anche i numeri snocciolati dal ministero.

Nell’informativa il Ministero ha presentato ai Sindacati la bozza di decreto MI e MEF. In totale 204.527 posti per il triennio 2022/25. Resta salva la possibilità di una revisione annuale in base alle specifiche esigenze. Ci sarebbe un decremento di 47 posti dato da riduzione posti di assistente amministrativo e Dsga.

In attesa di risposta sull’organico Covid

La dotazione organica tiene conto della nuova norma sul dimensionamento scolastico (500 alunni per assegnare alle scuole un dirigente scolastico e un Dsga) e del decremento di alunni nell’anno scolastico 2021/22.

Come detto l’esposizione del Governo non ha soddisfatto i sindacati, che ritengono i numeri assolutamente insufficienti a coprire le necessità della scuola. L’emergenza covid a livello nazionale è terminata il 31 marzo e l’auspicio è che la pandemia dia tregua dal prossimo anno scolastico. Ma la sensazione è che comunque un contingente più nutrito sarebbe stato necessario. In ogni caso le parti si aggiorneranno nei prossimi giorni.