Scuola

Protocollo sulla sicurezza scuola: verso lo stop dell’attività didattica in presenza

La fine dell’anno scolastico è a rischio dopo il fallimento dell’accordo sul Protocollo sulla sicurezza nelle scuole proposto dal ministero dell’Istruzione. Un mancato accordo che adesso mette in pericolo la gestione della didattica: “senza regole su come gestire il Covid diventa molto difficile fare lezione in classe”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “A questo punto può essere bloccata l’attività didattica in presenza. Il Governo non può fare finta di nulla: riapra tavolo portando stavolta le risorse su dimensionamento, ventilazione, spazi e personale aggiuntivo”, dice il leader del giovane sindacato.

Mancano le condizioni minime di sicurezza

Secondo il sindacato, non ci sono al momento le condizioni minime di sicurezza, cosa che rende rischioso lo svolgimento delle lezioni. Per questo i sindacati ritengono urgente avviare un nuovo tavolo di confronto con i rappresentati dei lavoratori. “Alunni, docenti e personale scolastico non possono mettere a repentaglio la loro salute”, ribadisce Pacifico. Nei prossimi giorni l’organizzazione sindacale Anief invierà indicazioni su come comportarsi in assenza di regole, sia ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sia alle Rsu del sindacato autonomo.

Il personale non vaccinato è sano

“Stante le decine e decine di segnalazioni ricevute da docenti tutte le province liguri, i dirigenti hanno avuto il via libera ad adibire ad altre attività di supporto all’istituzione scolastica, ai sensi della circolare 620 del Ministero dell’Istruzione, non solo il personale volontariamente inadempiente all’obbligo vaccinale, altresì il docente guarito da Covid (seppur in possesso di super green pass!) estendendo inoltre tale applicazione anche al personale esente da vaccinazione“, scrive in una nota la presidente di Anief Liguria Maria Guarino.

“Il personale inidoneo è dichiarato tale dopo visita collegiale. Abbiamo ribadito che il personale non vaccinato è sano: entra a scuola con tampone negativo. Non si può punire ma va tutelato“, ha detto il presidente Pacifico.