Scuola

Concorso ordinario scuola: cambia tutto, cadenza annuale e addio quiz

Mentre si discute della riforma del reclutamento docenti, bisogna fare i conti con quello che da più parti viene definito come un vero e propri fallimento dell’attuale sistema dei concorsi, che si sta materializzando in virtù dell’altissimo numero di bocciati che sta facendo registrare il concorso docenti scuola secondaria.

Ecatombe di candidati

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, ma le prime stime lasciano intendere che si assisterà a una vera e propria ecatombe di candidati, che saranno costretti a ripetere la prova. La conferma che qualcosa evidentemente non ha funzionato nel meccanismo, e che la necessità di riformare tutto il sistema evidentemente diventa sempre più urgente.

Il ministero non può nascondere che evidentemente le prove così come sono state ideate, non costituiscono un modello corretto e che sanciscono la necessità di accelerare in qualche modo tutta la procedura di revisione del sistema di reclutamento che Bianchi si appresta a varare.

Verso concorsi annuali

Ci sono casi limite, come quello del Friuli Venezia Giulia in cui si potrebbe arrivare a registrare qualcosa come l’80% di candidati che non hanno superato la prova scritta computer based del concorso. Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi? Non può che ammettere che esiste una problematica, anche se di fatto scarica le responsabilità: “E’ un concorso che noi abbiamo ereditato dal passato, con una modalità di organizzazione anche delle prove che si è dimostrata non adeguata”, “noi poi andremo verso concorsi annuali“.

Per questo è confermata la necessità di guardare oltre: “Questo era l’ultimo passaggio di una storia precedente – aggiunge sul concorso che ha sollevato molte polemiche, definito dai sindacati una specie di terno al lotto – che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è nessun dubbio“.

Addio ai test a crocetta

“Il fallimento dei test ‘a crocetta’ per selezionare i docenti, in alcuni casi con oltre il 90 per cento di bocciati, era prevedibile. È vero che fanno risparmiare soldi e tempo all’Amministrazione, ma sul risultato gioca un ruolo preponderante la fortuna. Non a caso la nostra proposta di riforma del reclutamento degli insegnanti già consegnata al ministro, li esclude”, ha detto ad Orizzonte Scuola Tv il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama.