Reclutamento docenti 2022: immissione in ruolo idonei e prove suppletive
La buona notizia per il mondo della scuola e più nello specifico per coloro i quali ambiscono alla professione di insegnante è che il mese di marzo può essere considerato un vero e proprio spartiacque per quel che concerne lo sblocco di una serie di procedure finalizzate al reclutamento.
Via a una serie di concorsi
Infatti sono in via di attuazione una serie di concorsi per diventare insegnante. Alcune procedure sono già in corso, altre stanno per essere avviate e consentiranno a migliaia di docenti di essere immessi in ruolo già a partire dal mese di settembre.
Questa è sicuramente una buona notizia, se si considera che per via della pandemia una serie di procedure, già bandite e per le quali erano già state completate le procedure di iscrizione e pagate le relative quote, erano rimaste cristallizzate da oltre due anni. Ma se si pensa che l’avvio di queste procedure possa determinare di per se una risoluzione della situazione inerente al reclutamento docenti della scuola, si rischia di commettere un errore che farebbe ripiombare i problemi dell’istruzione italiana a quelli già vissuti negli scorsi anni.
Idonei in graduatoria ma non solo
“È vero – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – il corrente mese di marzo potremmo definirlo come il mese di concorsi: dal 14 si svolgeranno le prove scritte della secondaria; entro due giorni dopo, il 16 marzo, si potranno presentare le domande per la procedura STEM; sono inoltre in corso prove orali primaria e infanzia”.
Ma ci sono alcune questioni da sistemare senza le quali non si può considerare soddisfacente questa fase di tentativo di reclutamento docenti: “Ci sono almeno un paio di aspetti da riconsiderare – dice il presidente Anief – : il primo è quello di collocare tutti i candidati che sono risultati o risulteranno idonei nelle graduatorie di merito dei concorsi in atto e a questo proposito abbiamo anche presentato un emendamento al decreto Sostegni ter. In caso contrario ci ritroveremo con un candidato solo su dieci assunto e tutti gli altri bocciati. Il secondo è permettere l’attivazione di prove suppletive per tutti quei candidati che non si sono potuti presentare alle convocazioni dell’amministrazione perché in quarantena da Covid19, per il quale abbiamo predisposto appositi ricorsi. Sono richieste lecite, che siamo pronti a portare avanti anche davanti al giudice e fino all’ultimo grado di giudizio”.