Scuola

Carta del docente: in arrivo anche per supplenti e personale amministrativo?

Ora che il ministero di Patrizio Bianchi dovrebbe beneficiare di una certa continuità decisionale, in virtù della permanenza a palazzo Chigi di Mario Draghi, grazie alla conferma di Sergio Mattarella presidente della Repubblica, si potrà pianificare per il 2022 una serie di interventi necessari per il mondo della scuola rimasti in sospeso per tanto tempo.

Attenzione al mondo del precariato

I sindacati puntano l’attenzione sul mondo del precariato, e non solo dal punto di vista del reclutamento e dell’immissione in ruolo di quanti aspettano una cattedra da troppo tempo. Ci sono anche altri temi che penalizzano il mondo dei docenti e nello specifico dei precari. Anief si sofferma sul tema della formazione.

Marcello Pacifico, presidente Anief, nel corso di un’intervista a Orizzonte Scuola ha “evidenziato la necessità di non aggiungere ore di lavoro al personale per la formazione. La formazione deve essere retribuita e garantita a tutto il personale, anche ai precari”.

Aggiornamento professionale docenti

Non solo. Altro tema su cui il sindacato si batte da molto tempo è quello relativo all’aggiornamento professionale dei precari, che vengono penalizzati dal mancato conferimento di diritti e benefici come la carta del docente.

“Per questo la carta docente deve essere estesa ai supplenti e al personale amministrativo. Devono anche essere retribuiti i permessi per la formazione“.

Rinnovo contratto scuola

C’è poi il tema degli stipendi dei docenti, che quest’anno sicuramente beneficeranno di un aumento per merito del tanto atteso rinnovo del contratto scuola. Anche se si tratterà sicuramente di cifre ben lontane da quelle richieste dai sindacati:

“Ho invitato il ministro a chiedere al Governo queste risorse perché preliminari per andare a vedere la parte economica: abbiamo la necessità di adeguare gli stipendi all’inflazione, di riconoscere l’anno 2013, riconoscere alcune specifiche indennità (di sede, rischio biologico, di incarico per i precari), di garantire la parità giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo“, ha aggiunto Pacifico.