Scuola

Docenti precari: 22mila euro di risarcimento per mancata assunzione, come ricorrere

Diventano sempre di più e sempre più ‘consistenti’ a livello economico, le sentenze di risarcimento nei confronti degli insegnanti precari. Un segnale, ci si augura, che possa presagire una riforma del reclutamento e dell’insegnamento che porti alla stabilizzazione dei docenti precari. In questo senso il 2022 sarà un anno molto importante. Nel frattempo arrivano le sentenze dei tribunali cui gli insegnanti precari hanno fatto ricorso, vedendo accolte le loro richieste con risarcimenti anche molto importanti.

Oltre 22mila euro di risarcimento

Anief sottolinea con soddisfazione l’ennesima sentenza favorevole nei confronti di un insegnante precario: “Importante sentenza del Tribunale di Busto Arsizio per l’abuso dei contratti a termine e la mancata assegnazione degli scatti di anzianità: una docente precaria ha avuto, direttamente in busta paga, oltre 22mila euro di risarcimento per la mancata immissione in ruolo e l’ingiusto blocco stipendiale per l’intero periodo di precariato”.

Indennità corrispondente a 8 mensilità

Una sentenza che conferma la possibilità anche per altri docenti nella stessa situazione della ricorrente che ha appena ricevuto il risarcimento, di far valere le proprie ragioni: “Il giudice ha stabilito che il ministero dell’Istruzione è tenuto a riconoscere ”alla ricorrente un’indennità risarcitoria corrispondente a 8 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto”. La parità di trattamento, economica e giuridica, del personale precario rispetto a quello di ruolo è contenuta nella Piattaforma che Anief ha prodotto in questi ultimi giorni, ma anche la Commissione europea che a partire dalla Direttiva 70/99 fino alle espressioni di questi giorni degli organismi di giustizia legati a Bruxelles dicono in modo perentorio di assumere in modo automatico chi ha svolto un periodo minimo di supplenze”, prosegue il sindacato.

Il calcolatore online

Come fare per verificare se ci sono le condizioni per ottenere un risarcimento? Lo spiega lo stesso sindacato: “Per verificare se anche altri lavoratori della scuola abbiano i requisiti per presentare ricorso e ottenere risarcimenti di questa portata, Anief mette a disposizione di tutti i dipendenti scolastici, di ruolo e precari, docenti e Ata, un Calcolatore online che gratuitamente, in pochissimi minuti, quantifica recupero delle differenze retributive cui hanno diritto proprio a causa del trattamento stipendiale inadeguato. Una volta appurato che c’è motivo di ricorrere, il lavoratore si potrà rivolgere al sindacato per chiedere gli scatti di anzianità negati, l’estensione dei contratti e la contestuale stabilizzazione“, conclude Anief.