Scuole chiuse Pescara: rientro a scuola posticipato in tuto l’Abruzzo
Scuole chiuse a Pescara e in tutto l’Abruzzo fino al 10 gennaio 2022. Gli studenti, in base al calendario scolastico regionale stabilito a inizio anno, avrebbero dovuto riprendere le lezioni il 7 gennaio, il giorno dopo l’Epifania. Ma in virtù di un’ordinanza regionale, la n. 47 del 31 dicembre 2021, firmata dal presidente Marsilio, la riapertura slitta a lunedì 10 gennaio per le scuole di ogni ordine e grado.
Si teme un boom di contagi
La decisione è stata presa in virtù dell’aumento dei contagi nelle ultime ore, che purtroppo si prevede possa continuare a salire anche nei prossimi giorni per effetto delle festività natalizie, che potrebbero produrre il loro massimo effetto a partire da lunedì e per tutta la prossima settimana. Per questo a Pescara e in tutto l’Abruzzo saranno sospese le attività didattiche per i giorni 7 e 8 gennaio 2022, con regolare ripresa delle stesse lunedì 10 gennaio.
“Al tempo stesso – rende noto l’assessore regionale all’Istruzione, Pietro Quaresimale – viene prevista l’attivazione di una campagna di screening nelle scuole di ogni ordine e grado dal 7 al 9 gennaio, mediante testing antigenici rapidi di ultima generazione demandandone alle Asl le modalità organizzative. Tale provvedimento si è reso necessario alla luce dell’andamento dell’attuale situazione epidemiologica”.
Anche Campania in allerta
Nelle prossime giornate anche altre regioni potrebbero uniformarsi a questo tipo di decisione. La Campania, ad esempio, in virtù delle parole del presidente De Luca che ha già auspicato la possibilità di ritardare di un mese la riapertura delle scuole per provare a gestire meglio e a comprendere l’evoluzione della pandemia nella Regione. A partire da lunedì 3 gennaio, anche a livello di Governo, potrebbero essere prese nuove decisioni importanti inerenti la riapertura delle scuole in tutta Italia.
Mascherine Ffp2
Nel frattempo si continua a ragionare circa la possibilità di estendere la fornitura gratuita di mascherine Ffp2 a tutto il personale scolastico, e non soltanto alle categorie finora indicate dal decreto, in modo da garantire maggiore sicurezza alla ripresa delle lezioni.