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Proroga Organico Covid Ata: c’è chi teme di essere escluso dal rinnovo

Dopo la conferma che ci sarà per tutti la proroga dell’organico Covid docenti e ATA, almeno fino a marzo 2022 (ma con la promessa di reperire nel frattempo altri fondi che consentano di arrivare fino alla conclusione del nuovo anno scolastico), arrivano i primi dettagli circa la procedura che le segreterie scolastiche dovranno seguire per attuare il tutto.

Le prime indicazioni del ministero

Come anticipato dallo stesso Ministero, i dirigenti scolastici stanno recependo le prime indicazioni in modo che tutto posa essere operativo nel minor tempo possibile, in modo da assicurare la giusta continuità didattica e farsi trovare pronti per il rientro in classe dopo le festività natalizie, previsto tra il 7 e il 10 gennaio in tutta Italia.

Come detto per ora la proroga, sia per i docenti che per gli Ata, sarà limitata al 31 marzo, ma ci sono tutte le condizioni affinchè si possa arrivare fino alla fine dell’anno scolastico. Se per gli appartenenti all’organico Cvid Ata si tratta in ogni caso di una bona notizia, dal momento che avevano temuto licenziamenti in massa per mancanza di fondi, per i docenti si tratta di fatto di un piccolo passo indietro. Per loro, infatti erano stati stanziati fin da subito i fondi necessari a rinnovare tutti i contratti fino aggiungo. Fondi che poi sono confluiti in un unico calderone, unendosi ai 100 milioni per gli Ata, e accorciando così il rinnovo iniziale dei contratti.

I contratti terminati il 22 o 23 dicembre

Oggi scadono tutte le supplenze iniziate a settembre, ma per alcuni dipendenti Ata alcune supplenze, per fine fondi, sono state già interrotte prima delle vacanze di Natale, il 22 o 22 dicembre. I titolari di questi contratti, interrotti prima della naturale scadenza del 30 dicembre, hanno il timore di non rientrare nella proroga generale. Paura infondata, perchè il rinnovo di tutto l’organico vale anche per loro.

Va detto che la proroga fino al 31 marzo 2022 interessa anche questi contratti, naturalmente dal giorno successivo alla data di scadenza. Nella nota del Ministero c’è scritto infatti che “la citata disposizione normativa, contenuta nella Legge di Bilancio 2022, attualmente in corso di perfezionamento, prevede pertanto la possibilità di prorogare il termine di scadenza di tutti i contratti a tempo determinato, riferiti sia al personale docente che al personale ATA, sino al termine delle lezioni entro i limiti delle risorse appositamente stanziate (pari a 400 milioni di euro).”