Scuola

Concorso ordinario secondaria: iscrizioni ancora aperte, ecco per chi

In attesa di comunicare anche le date, qualcosa si muove per quel che concerne il concorso ordinario scuola secondaria di primo e secondo grado. Un concorso ermo, come quello infanzia e primaria, da oltre un anno e mezzo e che finalmente si sblocca, consentendo l’assunzione di 32mila nuovi docenti su posti comuni e di sostegno.

Mezzo milione di candidati al via

Un concorso che interessa qualcosa come 500mila aspiranti docenti, che si contenderanno meno di un decimo dei posti a disposizione. Come per il concorso infanzia e primaria, non ci sarà la possibilità di presentare nuove domande: unica eccezione alcune discipline scientifiche, le Stem, per le quali sarà possibile produrre nuove domande e candidature.

I sindacati, che hanno ricevuto la bozza del nuovo concorso modificato rispetto a quello originario, sottolineano che “il concorso è sostanzialmente una buona notizia, ma è necessario aprire i termini del bando per tutti i candidati, su tutte le discipline e non solo una parte. I posti ci sono e non si comprende il motivo della differenziazione. Bisognerà poi procedere con l’assunzione di tutti coloro che risulteranno idonei, sempre tenendo conto della soluzione per i precari di attivare il doppio canale di reclutamento perché le vacanze di cattedre sono altissime e la supplentite si combatte anche con l’immissione in ruolo dei precari storici”.

Chi può presentare nuova domanda di iscrizione

Come detto le domande presentate restano quelle, fatta eccezione per i “posti delle procedure concorsuali ordinarie relative alle classi di concorso A020 (Fisica), A026 (Matematica), A027 (Matematica e fisica), A028 (Matematica e scienze) e A041 (Scienze e tecnologie informatiche)” che “sono rideterminati in ragione dei posti vacanti e disponibili, nei limiti individuati da apposito decreto del Ministro dell’istruzione di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per la pubblica amministrazione”. Per queste classi di concorso è prevista la “riapertura dei termini di partecipazione”.

Altra modifica riguarda le commissioni: il decreto prevede infatti che “i docenti delle istituzioni scolastiche statali che aspirano ad essere nominati componenti delle commissioni giudicatrici dei concorsi di cui al presente decreto per posto comune e di sostegno devono essere docenti confermati in ruolo, con almeno cinque anni di anzianità nel ruolo, titolari degli insegnamenti cui si riferisce il concorso”.

Le prove, come si svolgeranno

Come per il concorso ordinario infanzia e primaria, niente prova preselettiva. Si parte subito con la prova scritta, computer-based, divisa per classe di concorso e tipologia di posto. Ogni candidato svolgerà le prove nella regione in cui ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali competenti per territorio. A meno che non si tratti di regioni soppresse e accorpate per mancanza di posti.

Il candidato dovrà rispondere a 50 quesiti, così divisi: per i posti comuni, quaranta quesiti a risposta multipla distinti per ciascuna classe di concorso, volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze del candidato sulle discipline afferenti alla classe di concorso stessa. I quesiti vertono sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’Istruzione 9 novembre 2021, n. 326; per i posti di sostegno, quaranta quesiti a risposta multipla inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

I quesiti

I quesiti vertono sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’Istruzione 9 novembre 2021, n. 326; per i posti comuni e di sostegno, cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento. Nel caso delle classi di concorso concernenti le lingue e culture straniere, la prova è svolta nella lingua oggetto di insegnamento.

Ogni domanda prevede quattro opzioni, di cui una sola giusta. Ogni candidato avrà un ordine di quesiti differente e avrà 100 minuti per completare la prova. I quesiti non verranno pubblicati prima. I candidati che avranno superato la prova scritta verranno “ammessi a sostenere la prova orale, le cui tracce sono predisposte dalle commissioni giudicatrici e che si svolge secondo le modalità previste all’articolo 7, comma 2, del Decreto ministeriale 9 novembre 2021, n. 326”. La prova orale si svolgerà “nella regione responsabile della procedura concorsuale, nelle sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali”. Per la valutazione della prova orale la commissione avrà “a disposizione un massimo di 100 punti” e si riterrà “superata dai candidati che conseguono il punteggio minimo di 70 punti su 100”.

La commissione esaminatrice

Nel decreto si prevede che “la commissione giudicatrice, a seguito degli esiti della prova scritta, della prova orale e della valutazione dei titoli”, procederà “alla compilazione delle graduatorie di merito regionali distinte per classi di concorso e tipologia di posto. Il punteggio finale è espresso in duecentocinquantesimi. Per le classi di concorso per le quali, in ragione dell’esiguo numero dei posti conferibili, è disposta l’aggregazione interregionale delle procedure, sono approvate graduatorie distinte per ciascuna regione. Ciascuna graduatoria comprende un numero di candidati non superiore ai contingenti assegnati a ciascuna procedura concorsuale”.