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Supplenze graduatorie Ata: nuova sentenza del Tar sulla trasparenza

Arriva l’obbligo di pubblicazione delle supplenze assegnate al Personale Ata. Se fino a oggi la pubblicazione delle supplenze assegnate dalle graduatorie del Personale ATA era facoltativo, in seguito a una nuova sentenza del Tar, arriva l’obbligo di rendere pubblici questi elenchi in nome della trasparenza.

Un diritto di tutti i candidati

Il motivo è che bisogna consentire a tutti i candidati di poter prendere visione e verificare le supplenze assegnate dalla scuola. La decisione è del Tar Lazio, che con la sua ultima pronuncia ha ulteriormente chiarito la questione attraverso la sentenza del 29 novembre 2021, n. 12311 (sezione III-bis). In caso di omessa osservanza della norma, gli interessati sono autorizzati all’esercizio dell’“accesso civico”.

Secondo la pronuncia del Tar, i dati che riguardano le supplenze del Personale ATA da graduatorie devono essere pubblicati sul portale. Nel caso in cui viene formulata una istanza di accesso agli atti, questa deve essere necessariamente accolta. Il riferimento è alla richiesta finalizzata a conoscere il numero di ore attribuite al personale. Non tutte le indicazioni però devono essere rese note: si possono infatti omettere le informazioni non necessarie, in modo da continuare a tutelare la privacy e garantire i dati personali.

Verificare l’eventuale danno subito

La sentenza del Tar si riferisce a una istanza di accesso che chiedeva di accedere non ai nominativi dei soggetti ai quali l’Amministrazione ha attribuito le supplenze o i documenti, ma alle posizioni con punteggio che fossero uguali o inferiori a quello della ricorrente. Lo scopo di chi ha fatto ricorso era verificare l’eventuale danno subito.

In generale la sentenza è inerente la possibilità di accedere agli atti. Ma nello specifico il giudice ritiene sia da prendere in considerazione che la normativa preveda la pubblicazione obbligatoria, ai sensi dell’art. 17 del D.,lgs. n. 33 del 2013, relativa al personale con rapporto di lavoro a tempo determinato, nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale. Chi non ottempera a questo obbligo, rifiutando la pubblicazione, deve rendere disponibile l’accesso agli atti.