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Contratti Covid Ata proroga 2022: fino a marzo o fino a giugno?

Mancano meno di due settimane alla fine dell’anno, e considerate le festività natalizie, di fatto molto meno. Va letta in questo senso la preoccupazione per i contratti Covid Ata e una proroga che ancora non arriva nonostante siano arrivate ampie rassicurazioni da più parti. Rassicurazioni solo a parole, che attendono di avere un seguito nei fatti per l’ufficialità.

Prospettiva diventata realistica

La buona notizia è che la proroga dei cosiddetti “Contratti Organico Covid” per il personale tecnico e amministrativo della scuola, docenti e ata 2022, se in un primo momento sembrava esclusa dalle intenzioni del Governo, adesso è diventata una prospettiva molto più realistica.

Però i contratti sono in scadenza al 31 dicembre 2021. Il fatto che il consiglio dei ministri ha approvato la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2021, è una buona notizia in tal senso, perchè sarà possibile adottare misure straordinarie per arginare la diffusione del Covid. La proroga dei contratti covid ata e docenti va in questa direzione.

Fino a marzo 2022 o fino a fine anno scolastico?

Da capire se la proroga sarà confermata fino a fine anno scolastico, quindi fino a giugno, o solo fino al 31 marzo 2021, ovvero in concomitanza con la fine dello stato di emergenza. Per i docenti la proroga è già sancita fino a giugno.

La battaglia dei sindacati e di alcune forze politiche ha sortito i suoi effetti, unitamente alle segnalazioni dei dirigenti scolastici che si sono detti molto preoccupati circa la perdita da gennaio 2022 di una forza lavoro indispensabile per alcune attività come il tempo pieno e non solo.

Servono 200 milioni

Nei prossimi giorni dovrebbe esserci l’approvazione in commissione bilancio. Se arriverà la proroga dei contratti Ata, i sindacati potranno giocare al rilancio per far assumere nell’organico di diritto dal prossimo anno il personale facente parte del contingente Covid. Per la proroga dei contratti ata covid il governo ha bisogno di reperire circa 200 milioni di euro da inserire nell’ambito della prossima Legge di Bilancio in approvazione entro fine anno.