Scuola

Concorso ordinario scuola primaria: si possono cambiare i titoli nella domanda?

La prossima settimana prende il via il Concorso ordinario infanzia e primaria. Dopo un anno e mezzo di attesa, finalmente è stato pubblicato il nuovo bando che contiene modifiche sostanziali alla procedura, ma che nonostante ciò non ha riaperto i termini di iscrizione ne la possibilità di apportare modifiche all’iscrizione stessa che alcuni candidati hanno presentato. Una scelta da parte del ministero che ha fatto discutere e che continua a provocare molte polemiche da parte di chi avrebbe ritenuto corretto consentire nuove possibilità relative all’iscrizione considerato il lasso di tempo importante intercorso.

Le novità del bando

Una delle modifiche principali rispetto al bando iniziale è figlia della procedura semplificata introdotta per i concorsi pubblici, tra i quali rientra anche il concorso ordinario infanzia e primaria. Procedura che ha fatto scomparire la prova preselettiva.

La procedura, sia per posti comuni che di sostegno si articolerà in:

un’unica prova scritta con 50 quesiti a risposta multipla, di cui 40 volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, 5 sull’informatica e 5sulla lingua inglese a livello B2. Non è prevista la pubblicazione anticipata dei quesiti;
una prova orale;
valutazione dei titoli effettuata con nuovo ALLEGATO B
formazione della graduatoria sulla base delle valutazioni della prova scritta, di quella orale e dei titoli, nel limite dei posti messi a concorso. Non sono previsti idonei, né scorrimento delle graduatorie in caso di rinunce.

Tabella dei titoli modificata

La tabella di valutazione dei titoli è stata modificata, e ciò comporta la diversa valutazione dei titoli stessi: adesso è possibile raggiungere un max di 50 punti.

La graduatoria finale di merito sarà composta dalla somma di

prova scritta max 100 punti (minimo 70)
prova orale max 100 punti (minimo 70)
titoli max 50

Il ministero dice ‘no’ a tutti

Questo ha comportato notevoli polemiche da parte di chi, in virtù del cambiamento di valutazione dei titoli, ritiene che sarebbe stato corretto consentire di modificarli, di aggiungerne nuovi o di aggiungerne alcuni già posseduti ma non inseriti in fase di iscrizione perchè all’epoca valutati marginalmente. La scelta del Ministero è stata coerente su tutti i fronti, anche in virtù dei tempi ristretti entro i quali il tutto è stato organizzato e che dunque non consente nè la riapertura per nuovi iscritti ne la modifica delle domande per chi è già incluso nella procedura.