Scuola

Sciopero scuola 10 dicembre 2021: settimana a singhiozzo tra Immacolata e venerdì

Settimana a singhiozzo per il mondo della scuola quella che sta per iniziare. Mercoledì 8 dicembre non ci saranno le lezioni per la festa dell’Immacolata. Mentre Venerdì, è in programma lo sciopero scuola del 10 dicembre che promette di coinvolgere ad ampio raggio il mondo dell’istruzione visto il coinvolgimento delle tante sigle sindacali che hanno confermato di voler aderire alla protesta: tra queste Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda, che hanno anche diramato un comunicato unitario. Parteciperà allo sciopero anche Anief, mentre si tira fuori Cisl scuola.

Studenti sognano il Ponte dell’Immacolata 8, 9 e 10 dicembre

E ci sono già molti studenti che sognano un ponte tra la festa dell’Immacolata dell’8 dicembre e lo sciopero di venerdì 10. Ma si tratta di un ponte che costituirebbe in ogni caso una scelta individuale degli studenti e non un’assenza giustificata. Anzi: in periodo di pandemia e di minaccia di ritorno alla didattica a distanza, che ha già condizionato pesantemente l’apprendimento degli scorsi anni, perdere anche un solo giorno di lezione in più diventa delittuoso.

Per questo anche la proclamazione degli scioperi in un’annata come questa viene ponderata con cura, ma i sindacati che si occupano del mondo della scuola sono giunti alla conclusione che si tratta di una decisione improcrastinabile considerate le troppe criticità che riguardano il mondo dell’istruzione italiana.

Le richieste dei sindacati

In particolare, i sindacati chiedono una revisione del Disegno di legge in fase di esame da parte del Parlamento nella parte dedicata alla scuola. Urgono fondi per rinnovare il CCNL della scuola ormai scaduto. Ma anche fondi per garantire sicurezza al mondo della scuola ai tempi della pandemia.

Non passa in secondo piano la necessità della proroga dei contratti di lavoro sull’organico c.d. Covid per tutto il personale scolastico (docenti e ATA). Per il momento sembra garantito solo il rinnovo del contratto dei docenti, mentre per l’organico Covid Ata, in un primo tempo escluso, la situazione è ancora tutta da definire.

Sindacati, c’è chi dice no

Di parere contrario Cisl Scuola, che con un comunicato di Maddalena Gissi, segretaria del sindacato, spiega le motivazioni che spingono il sindacato a non partecipare allo sciopero del 10 dicembre:

Secondo Gissi “è doveroso, ancor più in momenti come quello che il Paese purtroppo continua a vivere, mettere al primo posto la soluzione dei problemi e non la ricerca di un’immediata visibilità, nell’illusione che basti, per renderla più appariscente, cavalcare il disagio anziché tentare di porvi rimedio”. “Abbiamo preso la decisione – scrive in sintesi la segretaria – di non aderire assumendoci fino in fondo, com’è nostra antica abitudine, la responsabilità di scelte non sempre comode, ma molto spesso vincenti. Seguendo, in definitiva, la strada che le stesse confederazioni hanno tracciato nel confronto difficile e teso sulla finanziaria, valutando anch’esse positivamente quei tavoli inopinatamente disdegnati in alcune dichiarazioni di chi ha ritenuto che in questo momento, per chi rappresenta la scuola, fosse più opportuno agitarsi anziché confrontarsi”.