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Contratti Covid Ata proroga: scoppia il caos in vista della ripresa di gennaio

Molte promesse e moltissimi impegni da parte del mondo politico. Ma a tre settimane circa dal termine dei contratti Covid Ata, ancora nessuna notizia circa la possibilità di una proroga fino a giugno 2022 come avverrà per lo stesso tipo di contratti riservato però ai docenti. Per gli insegnanti, circa 20mila inseriti nell’organico Covid, c’è già la garanzia del prolungamento del contratto fino alla fine dell’anno scolastico.

In 30mila con il fiato sospeso

Un rinnovo per i docenti che ha di fatto sancito la contestuale esclusione dal rinnovo per i 30mila appartenenti al personale Ata impiegati nell’ambito dell’organico Covid. Che restano con il fiato sospeso, e che sperano prima di Natale di ottenere una risposta, auspicabilmente positiva. I segnali, va detto, non sono incoraggianti.

Se da un lato si registra l’impegno del mondo politico delle scorse settimane, cui ha fatto seguito quello dello stesso ministro Bianchi, dall’altro non si può non evidenziare come il silenzio che accompagna la vicenda non lascia presagire nulla di buono. Il problema è prettamente economico, e risiede nella capacità del Governo nel reperire i fondi necessari a rinnovare i contratti Ata.

A casa già da dicembre 2021

Fondi che, e non è un buon segnale, risultano già esauriti in molte scuole persino per i contratti in essere fino al 30 dicembre 2021, che sembravano garantiti. Non pochi appartenenti all’organico Covid Ata hanno ricevuto notizia di dover restare a casa nel mese di dicembre, per esaurimento del budget, nonostante un contratto che avrebbe dovuto garantirli fino a fine anno.

Altri, paradossalmente più fortunati, hanno visto ridurre il loro impiego soltanto di pochi giorni, a ridosso delle feste natalizie In entrambi i casi non un buon segnale. E il rischio di dover essere licenziati in vista del nuovo anno, coincide con un periodo dell’anno particolarmente delicato dal punto di vista delle spese come quello di Natale. Sapere di poter contare su un rinnovo per ulteriori sei mesi, sarebbe per gli appartenenti all’organico Covid Ata una notizia che consentirebbe di trascorrere delle feste serene.

Errore di valutazione del Governo

Il mancato rinnovo dell’organico Covid Ata non è una brutta notizia soltanto per i diretti interessati, ma anche per i dirigenti scolastici che stanno segnalando come in molti casi proseguire con il tempo pieno da gennaio potrebbe diventare molto difficile dal punto di vista della gestione del personale. A conferma di come rinnovare il contratto docenti e non Ata si sia rivelato un pessimo errore di valutazione, che ha attribuito al personale tecnico e amministrativo una sorta di ruolo marginale rispetto a quello docente.

Il fatto che invece alcuni presidi di diversi istituti stiano minacciando addirittura di non riaprire le scuole a gennaio, per mancanza di personale, la dice lunga sull’importanza di queste figure professionali del mondo della scuola per le quali il Governo dovrà trovare in ogni modo una soluzione.