Graduatorie, Gps e supplenze

Supplenze Gps: i due errori costati caro ai docenti per l’assegnazione delle nomine

Le ultime dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza e del ministero dell’Istruzione relative ai problemi che molti docenti hanno riscontrato con le assegnazioni supplenze gestite dall’algoritmo in seguito all’informatizzazione delle nomine, hanno riaperto un dibattito sopito, ma che aveva visto il suo clou in estate.

Errori imputabili ai docenti

Alcuni docenti ancora pagano le conseguenze di quanto avvenuto con l’assegnazione delle nomine. La sottosegretaria all’Istruzione Floridia ha rassicurato circa la precisione con cui l’algoritmo ha operato, ma ci sono molti docenti che non possono essere d’accordo con la tesi secondo cui eventuali errori sono interamente imputabili a errori o imprecisioni dei docenti stessi.

L’algoritmo quest’anno è stato delegato dal ministero, attraverso gli Uffici Scolastici ad attribuire le supplenze al 31 agosto o 30 giugno da GaE e GPS. La risposta della sottosegretaria all’interrogazione circa il caos algoritmo, come è stato ribattezzato in estate, è stata che:

“Il sistema ha riportato in taluni casi, è vero, punteggi errati o numeri di posti non adeguati, ciò è stato derivato dal fatto che molti insegnanti hanno fornito spesso dati imprecisi, selezionando, ad esempio, cattedre esterne, spezzoni, singole preferenze invece di distretti. Dalle verifiche effettuate dai tecnici ministeriali, a fronte delle segnalazioni e delle richieste di chiarimento, non sono stati riscontrati casi di alterazione della graduatoria assegnando nomine in modo errato. Segnalo che già la piattaforma rendeva possibile per gli uffici territoriali correggere eventuale disfunzioni segnalate dall’utenza”.

I due errori costati caro ai docenti

Fondamentalmente gli errori dei docenti, che non sono mancati, sono stati due: non aver presentato la domanda, cosa che è costata la possibilità di partecipare all’attribuzione delle supplenze da GaE e GPS per l’anno scolastico 2021/22, indipendentemente dalla posizione occupata. Cosa che potrebbe costare alcune posizioni nelle prossime graduatorie.

L’altro errore che è costato, in buona fede, molte posizioni ai candidati, è stato quello di aver scelto solo singole scuole e non comuni e distretti. Questo ha precluso la possibilità di partecipare all’assegnazione di tutte le scuole della provincia e soprattutto saltando i turni successivi di nomina. Che si sia trattato di errore di comunicazione da parte del ministeri, o di cattiva ricezione delle informazioni da parte dei candidati, il risultato è che l’informatizzazione nomine supplenze 2021 non sarà certo ricordato, da parte dei docenti, come un successo assoluto. Cosa che dovrà essere tenuta in contro per il futuro. Perchè si tratta di un meccanismo che ha dato il suo contributo ma che è certamente perfettibile.

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