Economia & Fisco

Rivalutazione pensioni 2022 esempio tabella: gli aumenti previsti

Dopo essere rimaste invariate nell’anno in corso, è previsto un aumento delle pensioni per il 2022, necessario per allineare gli assegni previdenziali al costo della vita. In merito alla rivalutazione pensioni 2022, è già possibile fare una previsione di esempio con una tabella e quantificare l’aumento delle pensioni il prossimo anno, a seconda delle diverse fasce di importi percepiti.

Flessibilità in uscita

Al di là dell’impegno del Governo Draghi per apportare tutta una serie di modifiche al sistema pensionistico attuale, per agevolare la flessibilità in uscita, diventa importante l’adeguamento dell’assegno con aumenti che, seppur non significativi, consentono soprattutto alle pensioni minime di raggiungere cifre più ragionevoli.

Se non dovessero esserci sorprese, dal 1 gennaio 2022 dovrebbero tornare a crescere gli assegni pensionistici, dopo lo stop del 2021. L’aumento degli assegni è diretta conseguenza della rivalutazione degli assegni sul costo della vita, anch’esso in aumento in virtù della ripresa dell’economia. La pandemia ha fatto grossi danni e ha bloccato la crescita ma fortunatamente, soprattutto nel nostro Paese, la ripresa economica è evidente e significativa, per merito di una campagna vaccinale massiccia che sta consentendo all’Italia di svolgere una vita quasi normale a livello lavorativo e dunque economico.

Esempio tabella

L’aumento delle pensioni riguarderà qualcosa come 22milioni di italiani. Per le casse dell’Inps e delle altre casse previdenziali, un esborso che si attesta a più di 4miliardi di euro che finiranno direttamente nelle tasche degli aventi diritto. L’aumento degli assegni sarà diretta conseguenza della rivalutazione delle pensioni. Un aumento che non sarà standard per tutti, ma che sarà maggiore o minore in base alla fascia di reddito di appartenenza del pensionato.

E’ già possibile stilare una sorta di tabella che riassume l’importo di cui ognuno potrà beneficiare in relazione al tipo di assegno che attualmente percepisce. Chi percepisce un assegno di circa 1500 euro al mese potrà beneficiare di un aumento di circa 300 euro l’anno. Equivalente quindi a un aumento di circa 25 euro al mese. Gli importi vanno sempre considerati al lordo delle tasse.

Recupero inflazione fino al 100%

L’aumento delle pensioni servirà ad adeguare gli assegni al costo della vita. Lo Stato intende provvedere a un incremento degli assegni di pensione che vada a compensare l’aumento dei prezzi. Nell’anno in corso, l’inflazione ha raggiunto l’1,7% nel mese di settembre. Dovrebbe restare stabile, questo valore, anche fino a fine anno.

Nel 2022 l’assegno previdenziale beneficerà di una perequazione che il governo sta ancora stabilendo. Il tutto contestualmente al ritorno in vigore del sistema di scaglioni. Sempre secondo la tabella di riferimento, per le pensioni fino a 2000 euro, il recupero dell’inflazione dovrà essere integrale. Sarà invece del 90% per chi percepisce una pensione tra 2000 e 2500 euro e al 75% per chi percepisce pensioni più alte di 2500 euro.

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