Scuola

Supplenze Gps: il metodo migliore per ottenere una delle migliaia di cattedre disponibili

L’assegnazione delle supplenze gps, al di là dei problemi derivanti dal rodaggio di un algoritmo che essendo al debutto non poteva essere perfetto, ha lasciato per strada molte cattedre ancora vacanti. L’anno scolastico è ampiamente iniziato, al punto che sembra più vicino il periodo delle vacanze di Natale che l’inizio stesso della scuola. Sono ormai passati due mesi da quando la prima campanella è suonata, e il fatto che ci siano ancora migliaia di cattedre da assegnare significa che ci sono altrettanti studenti senza una adeguata istruzione e una significativa continuità didattica.

Occasione sprecata

Un vero peccato, considerato che tutto sommato la pandemia sta lasciando spazio a una didattica in presenza con ottime percentuali, che però senza docenti viene vanificata. La situazione più critica è quella dei centri cittadini, come Milano e Roma. Una situazione che non fa altro che confermare le difficoltà nell’assegnazione delle supplenze dei docenti della scuola pubblica, oltre a evidenziare l’eccessiva quantità di supplenti stessi necessari per coprire cattedre che dovrebbero essere assegnate a docenti di ruolo.

L’amministrazione scolastica non ha voluto seguire le indicazioni del sindacato lasciando paletti inutili per l’inserimento nelle Gps. A questo si aggiunge il non aver tenuto conto delle graduatorie d’istituto per le assunzioni a tempo indeterminato. Il risultato finale è che si sono verificate una serie di problematiche, con circa metà delle oltre 100mila cattedre perse e che invece dovevano andare al ruolo.

Deroga per le gps

Le conseguenze, come detto, ricadono inevitabilmente su studenti ed insegnanti. Una situazione a cui il ministero dell’Istruzione Bianchi ha provato a porre rimedio con la consueta deroga che permette ai docenti inseriti in GPS di presentare la domanda di messa a disposizione MAD. Evidentemente non è sufficiente.

Ultima spiaggia: l’interpello

Sono ancora molti i problemi da affrontare per completare l’assegnazione delle supplenze annuali. Il Ministero, ha detto ad Orizzonte Scuola la sindacalista Anief Chiara Cozzetto “non ha posto alcuna scadenza per l’invio delle domande di messa a disposizione. Tuttavia alcune scuole, per motivi organizzativi, indicano delle scadenze. Ed è chiaro che se all’interno delle disponibilità già ricevute non si riuscisse a trovare il profilo giusto, sarebbe corretto riaprire i termini delle istanze. Qualora anche attraverso le messe a disposizione ricevute non si riesca a reperire il docente, alcune scuole avviano un interpello nazionale. Si tratta dell’ultima spiaggia: “dopo che risultano esaurite le graduatorie GPS, le graduatorie di Istituto e degli istituti viciniori, e accertata la mancanza di MAD idonee, cercano gli insegnanti con interpello”. “Ecco – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – cosa accade a non dare seguito alle nostre richieste, a negare il doppio canale e creare paletti gratuiti nell’assegnazione delle supplenze”.

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