Scuola

Concorsi ordinari 2021: riapertura domande e riserva 30% ai docenti con servizio

Le bozze di decreto sui concorsi ordinari, se da un lato costituiscono una buona notizia perchè confermano che entro dicembre, anche se non ci sono ancora date ufficiali, si potrà procedere all’attuazione degli stessi, hanno destato qualche perplessità nei sindacati, su punti che di fatto erano già da tempo oggetto di discussione. In particolare Uil scuola si è detta molto delusa dai contenuti della bozza e dalla distanza che ancora c’è tra quello che si delinea come il bando di concorso e quello che le parti sociali ritengono necessario.

Riapertura termini iscrizioni

Il problema principale è quello emerso già da tempo, vale a dire la mancata riapertura dei termini di iscrizione. Il bando originario è ormai vecchio di oltre un anno, ma nonostante questo, le iscrizioni sono bloccate e limitate a coloro i quali all’epoca riuscirono a rientrare nei termini. Poco importa, secondo il Governo, che nel frattempo altri potenziali candidati hanno maturato i requisiti, e si ritrovano nelle condizioni di dover attendere chissà quanto per un nuovo concorso.

Le richieste Uil

Riapertura termini dei concorsi già banditi: la UIL scuola ha innanzitutto rivendicato, per quanto riguarda i concorsi ordinari già banditi e per i quali ancora non sono state previste le date delle prove, la riapertura dei termini di partecipazione o quanto meno la possibilità di poter cambiare la regione in cui concorrere rispetto a quella precedentemente scelta. Ciò in quanto non è possibile cambiare le regole in corsa, eliminare la prova pre-selettiva, modificare interamente le prove scritte e nel contempo non dare la possibilità di riaprire i termini a chi ora ha tutto il diritto di partecipare al concorso già bandito che si svolgerà però con regole diverse.

Il ministero al momento esclude la possibilità di riaprire i termini di iscrizione, impedendo anche la modifica della regione. La motivazione è da ricercare nel rispetto di coloro i quali hanno già presentato domanda e hanno diritto che il regolamento del concorso resti il più possibile conforme all’originale.

Riserva del 30% dei posti

Perplessità da parte del ministero anche per quel che concerne la riserva del 30% dei posti, destinata a coloro che hanno svolto un servizio di almeno tre anni scolastici negli ultimi dieci anni. Difficile che questa modifica possa riguardare i concorsi già banditi: potrebbe essere però recepita per quelli futuri.

La UIL, partendo dalla considerazione che il presente decreto, che prevede la riserva del 30% dei posti, integra il precedente, ne ha chiesto l’applicazione immediata, a partire da questa procedura. Nel caso contrario i docenti precari, oltre che penalizzati dalla mancanza di una procedura specifica, verrebbero ulteriormente penalizzati.

Leggi anche: Concorso ordinario secondaria 2021: ecco la bozza di decreto, ora le date

Leggi anche: Concorso ordinario infanzia e primaria 2021: ecco finalmente la bozza di decreto