Scuola

24 Cfu insegnamento: inutili per i concorsi scuola, doppia ingiustizia

Si attende da un giorno all’altro la comunicazione da parte del Ministero relativa ai bandi per i nuovi concorsi scuola, che dovrebbero essere in tutto cinque nel prossimo blocco, di cui tre già entro la fine di quest’anno e altri due all’inizio del 2022. Il Ministero starebbe procedendo in questi giorni all’integrazione dei bandi dei concorsi scuola ordinari (infanzia, primaria e secondaria) già pubblicati nel 2020 ma temporaneamente bloccati per effetto della riforma dei concorsi pubblici.

Niente riapertura domande

Riforma dei bandi che però non prevede anche una riapertura dei termini per presentare nuove domande o per aggiornare i titoli da valutare, come invece vorrebbero i candidati esclusi e quelli già iscritti, oltre che i sindacati. Al momento dunque non sono previste nuove iscrizioni per accedere ai concorsi già banditi. Una possibilità riservata unicamente alle classi di concorso che attengono alla procedura STEM già bandita in estate (A020, A026, A027, A028, A041).

I sindacati, Anief in primis, ritengono ingiusta questa presa di posizione da parte del Ministero: “Eppure, le regole sono cambiate e anche i posti a bando – sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –: anche la logica dice che cambiando le modalità, debba essere data la possibilità a tutti di partecipare. Anief su questo è convinta e pronta a chiedere giustizia dal giudice di competenza”.

Abolizione 24 Cfu

I bandi conterranno modifiche inerenti la procedura del concorso: niente prova preselettiva, una sola prova scritta (per la secondaria ne erano state previste due), una prova orale e la valutazione finale dei titoli. Altro motivo di polemica, la cancellazione del requisito dei 24 Cfu, i crediti formativi universitari, che il Ministro Patrizio Bianchi ha detto che “non rappresentano il modello più corretto per diventare insegnante”.

Altro motivo di polemica questo da parte di chi ritiene questa sia una doppia ingiustizia: sia da parte di chi non si è potuto iscrivere a suo tempo in virtù di un requisito che adesso non c’è più, sia da parte di chi ha speso tempo e danaro per acquisire un requisito adesso ritenuto “non corretto”.

Cosa studiare per le prove

La prova scritta dei concorsi scuola ordinari dovrebbe svolgersi in modalità computer based e consisterà in 100 quesiti da superare con almeno 70 punti (un punto ogni risposta esatta) per poter accedere alla prova orale. Non verrà pubblicata preventivamente la batteria dei quesiti da cui trarre i 100 della prova. I 100 quesiti riguarderanno le conoscenze e le competenze sulle discipline della classe di concorso o tipologia di posto per la quale i candidati partecipano, nonché l’informatica e la lingua inglese. Dei cento, 80 quesiti riguarderanno i contenuti dei programmi allegati ai bandi pubblicati l’anno scorso, 10 quesiti riguarderanno l’informatica e altri 10 la lingua inglese.

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