Scuola

Green pass scuola: reato di interruzione di pubblico servizio se scade durante le lezioni

Nonostante il Green Pass scuola sia stato digerito abbastanza bene, in relazione alla novità che aveva portato, dal mondo del personale scolastico, si verificano ancora casi sgradevoli inerenti certificazioni verdi che scadono durante l’orario di lavoro.

Interruzione di pubblico servizio

E così, si registrano situazioni in cui i docenti vengono allontanati dalle classi mentre fanno lezione perché il loro Green Pass risulta scaduto nel corso della giornata lavorativa e comunque dopo l’avvio del servizio giornaliero. In ordine di tempo, l’ultimo caso si è verificato in Sardegna. Nel caso specifico, il docente si è rifiutato di lasciare l’istituto per non in incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio.

L’allontanamento del personale scolastico per sopravvenuta scadenza del Green Pass, risulta anche anomala e in contrasto con il buon senso, alla luce della Nota dipartimentale n. 953 del 9 settembre che impone di controllare le certificazioni “quotidianamente e prima dell’accesso del personale nella sede ove presta servizio”. Non si capisce dunque l’esigenza di provvedere a ulteriori controlli nel corso della giornata. Anief ha chiesto ufficialmente al dicastero dell’Istruzione “di voler integrare le indicazioni ai dirigenti scolastici di cui alla circolare sopra citata, specificando quale sia la procedura da seguire in caso di scadenza, e conseguente disattivazione, della certificazione verde Covid-19 in corso di giornata lavorativa”.

Il precedente importante

Ecco il racconto di un insegnante a cui la scuola chiede di lasciare il servizio perché il Green Pass è scaduto durante la giornata lavorativa: il docente spiega che il suo “ingresso è stato regolare” e che dopo il suo rifiuto ad andare via dall’istituzione scolastica è stato “nuovamente convocato all’ingresso della scuola”: lo “aspettano 3 agenti in borghese della polizia municipale. Mi spiegano – racconta – che c’è stata una “segnalazione” da parte dell’Istituto e oltre ai documenti mi chiedono di esibire il green pass che, anche alla loro app, risulta scaduto”. Si avvia una “discussione pacata ma ferma; rimango nelle mie posizioni e non lascio la scuola. Sostengo che la scadenza della certificazione verde (atto meramente burocratico) non inficia in alcun modo le mie qualità professionali di docente e che oltretutto dal punto di vista sanitario rimango fra i presenti certamente il più sicuro. Sostengo inoltre ai tre agenti, che interrompere la lezione la ritengo un grave danno agli alunni, lesiva del loro diritto all’istruzione, a fronte di un mero atto burocratico, oltre all’ipotesi che si configuri il reato di interruzione di pubblico servizio”. A quel punto, conclude il docente, “i vigili, con buon senso, si congedano ed io posso riprendere e terminare il mio servizio”.

Green pass contro i contagi, un mezzo inganno

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è un mezzo inganno il messaggio che grazie al Green Pass i contagi sono pressoché limitati. Espellere da scuola un lavoratore come se avesse contratto il Covid non ha senso. Ancora di più perché la vaccinazione o il tampone negativo di un quinto degli individui che stanno a scuola è una proporzione che parla da sola. Per gli alunni, almeno due su tre non vaccinati, è anche caduto l’obbligo del distanziamento. Presto ci accorgeremo degli errori fatti”.

Anief ha chiesto ai capi dipartimento del ministero dell’Istruzione di “valutare l’opportunità di invitare i dirigenti scolastici a consentire, all’occorrenza di simili situazioni, il completamento dell’orario di servizio del personale, senza ricorso all’immediato allontanamento del personale”. Questo perché, “il personale che ottiene la certificazione verde Covid-19 a seguito di effettuazione di tampone molecolare non ha sempre modo di scegliere l’orario in cui effettuarlo, poiché questo viene stabilito dalla struttura che lo effettua in base al numero di richieste pervenute. Non è pertanto possibile, in assoluto, per il personale scolastico far sì che la suddetta certificazione venga rilasciata in modo tale che la scadenza non coincida con l’orario di servizio”.

In conclusione, per il sindacato “l’allontanamento del personale scolastico, con particolare riferimento a quello docente, durante l’orario di lezione rischia di danneggiare il diritto all’istruzione degli alunni e di creare grandi difficoltà organizzative all’istituzione scolastica in quanto è pressoché impossibile garantirne la sostituzione senza alcun preavviso”.

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