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Greta Thunberg Milano: bla bla bla già virale, ha iniziato non andando a scuola

Con l’arrivo di Greta Thunberg Milano si concentra per un giorno sui cambiamenti climatici e su ciò che i Governi di tutto il mondo dovranno fare per porre rimedio a una situazione che peggiora di anno in anno, ma che non va considerata irreversibile. A Milano lo Youth4Climate, conferenza dei giovani sul clima organizzata dal governo italiano come evento introduttivo alla Pre-Cop26, la riunione dei ministri dell’Ambiente in preparazione della Cop26, la conferenza annuale dell’Onu sul clima, non poteva avere come madrina altri che Greta Thunberg. L’attivista, ormai maggiorenne, ha scosso il mondo sin da quando era piccolissima con le sue proteste vibranti nei confronti dei potenti dei paesi più industrializzati, affinchè si prendesse coscienza sui rischi dei comportamenti errati nei confronti dell’ambiente.

Bla bla bla già virale

Appelli finora poco ascoltati, e Greta oggi l’ha sottolineato: “Sto bene – ha detto arrivando al Mico – e ho le stesse aspettative di molti altri incontri, molte parole”. Nel discorso di apertura ha spiegato che “i nostri leader difettano di azione ed è intenzionale. Fanno finta di avere ambizioni contro i cambiamenti climatici, ma aprono miniere sfruttando risorse senza aumentare risorse. Selezionano giovani come noi facendo finta che ci ascoltano, ma non è vero, non ci stanno ascoltando”. Poi la parte che ha mandato in visibilio la platea e che è già diventata virale: “dai leader mondiali sentiamo solo parole, bla bla bla. Le emissioni continuano ad aumentare. Possiamo invertire questa tendenza, ma serviranno soluzioni drastiche. E dato che non abbiamo soluzioni tecnologiche, vuol dire che dovremo cambiare noi. Non possiamo più permettere al potere di decidere cosa sia la speranza. La speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla. La speranza vuol dire la verità, vuol dire agire. E la speranza viene sempre dalla gente. Noi vogliamo giustizia climatica, e la vogliamo ora“.

Greta Thunberg, ha iniziato tutto non andando a scuola

“Build back better, bla, bla, bla. Green economy, bla, bla, bla. Net zero, bla, bla, bla. Net zero entro il 2025. 2050, bla, bla, bla”. “Più del 50% di tutte le emissioni di Co2 sono avvenute dal 1990 in poi e un terzo dal 2005 in poi. Tutto questo mentre abbiamo sentito cosa i leader avrebbero voluto fare, ma nessuno sa che cosa hanno fatto”. Il 20 agosto 2018 Greta Thunberg, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, diventata famosa quando ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento svedese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima).